Bonifico, da domani cambia tutto | Per farlo ti serve questo codice: senza ti svuotano tutto e te ne torni a casa

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Bonifico - Fonte Pixabay - IlQuotidianodellazio.it

Quando esegui un bonifico ricordati questo codice o potresti incorrere in alcuni rischi. Ecco cosa devi sapere

Sono tante le scadenze che ogni giorno dobbiamo ricordarci di pagare, per questo, tantissimi italiani, al fine di evitare dimenticanze, scelgono di utilizzare la domiciliazione bancaria o il bonifico ricorrente.

Nel caso del bonifico ricorrente, si ha la possibilità di automatizzare i versamenti periodici così da rimuovere il rischio di saltare una scadenza importante.

In questo modo, bollette, affitto, tasse, assicurazione e tutte le varie scadenze saranno pagate nella data corrispondete.

Tuttavia se è vero che il bonifico è uno strumento efficace bisogna anche sapere che c’è un adempimento preciso da rispettare per non ritrovarsi poi con spiacevoli sorprese.

Bonifico, stai attento a questo aspetto

Come anticipato, il bonifico rappresenta una modalità di pagamento molto utilizzata ma può nascondere dei pericoli per chi non usa adeguatamente questo strumento. In particolare, i versamenti che vengono effettuati finiscono al centro dell’attenzione del Fisco e di conseguenza diventano oggetto di accertamenti.

Nello specifico, il correntista può programmare pagamenti con il bonifico ricorrente con frequenza settimanale, mensile, trimestrale o annuale a seconda della necessità. Eventualmente può anche modificare o cancellare l’ordine in qualsiasi momento. Ciò che però interessa al Fisco è che venga compilata correttamente la causale e che non si sollevino dubbi sulla ripetitività delle operazioni. In che modo va compilata la causale per non rischiare controlli dal fisco? Scopriamolo nel prossimo paragrafo.

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Bonifico, ecco a cosa devi stare attento – Fonte Pixabay – IlQuotidianodellazio.it

Per non finire nei guai ricordati di compilare questo adempimento

Predisporre un bonifico è un’operazione molto semplice, basta solo accedere al conto bancario, selezionare l’opzione “Bonifici ricorrenti” oppure “Ordini ricorrenti”, inserire i dati del beneficiario, l’importo, la periodicità e indicare eventualmente la data di inizio e fine. Quello che è importante però, è che l’importo e periodicità rimangano invariati per tutta la durata dell’ordine.

Veniamo al dunque. Come riporta mamelipalestrina.it, ciò che interessa al Fisco è la causale del trasferimento di denaro. Di conseguenza,  il correntista deve far comprendere esattamente qual è il motivo per cui si effettua il pagamento fisso periodico. Questo perché non dovranno esserci dubbi che il passaggio di soldi derivi da un atto illecito. La causale dovrà essere chiara e precisa tanto da giustificare il movimento operato dal correntista. “Pagamento del canone di locazione”, “Versamento rata del prestito”, “Abbonamento alla pay tv” sono esempi di causale corretta che fanno comprendere con chiarezza il motivo del bonifico ricorrente. Bisogna sempre tenere a mente che la causale ha come obiettivo quello di dimostrare la dazione di denaro. Inoltre, anche se la causale non è obbligatoria, è consigliabile aggiungere più informazioni possibili magari anche dettagliate come il nome del destinatario, il numero di una fattura e via dicendo.