Bonus asilo nido per il 2022: contributo massimo di 3mila euro

Il bonus asilo nido erogato dall’Inps rimborserà tutte o parte delle spese per iscrizione e rette mensili ad asili nido. Ecco come ottenerlo

Bambini all’asilo nido

Bambini all’asilo nido

Confermato il bonus asilo nido anche per il 2022. I genitori che presenteranno la richiesta avranno la possibilità di ottenere il contributo di massimo 3mila euro per il pagamento delle spese sostenute per la frequenza da parte dei figli di asili nido pubblici e privati autorizzati (e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche). Il bonus, erogato dall’Inps, è quindi un rimborso di tutta o una parte delle spese sostenute per iscrizione e rette mensili ad asili nido. Il contributo varia in base all’Isee minorenni, riferito al bambino per cui è richiesta la prestazione. Tra l’altro, a differenza di altre agevolazioni riservate alle famiglie, questa non rientra tra quelle che sono state assorbite dal nuovo assegno unico per i figli a carico. Si tratta dunque di un bonus differente, compatibile e cumulabile con il nuovo assegno unico.

Gli importi del bonus asilo nido

L’Inps nei giorni scorsi ha confermato che a breve verrà pubblicato un messaggio con le istruzioni per richiede il bonus. Non è ancora possibile, quindi, inoltrare le domande per il nuovo anno (quelle per il 2021 sono scadute lo scorso 31 dicembre). Si sa già, comunque, che l’agevolazione rimane la stessa per quanto riguarda requisiti e importi. Infatti con Isee minorenni in corso di validità fino a 25mila euro, il bonus massimo che si può ottenere è di 3mila euro all’anno (importo massimo mensile erogabile 272,72 euro per 11 mensilità). Con Isee da 25.001 euro fino a 40mila euro, si scende a un massimo di 2.500 euro (al mese 227,27). Con Isee oltre 40mila euro, si arriva a un massimo di 1.500 euro (al mese 136,37). Questa agevolazione spetta quindi a tutti i neogenitori, indipendentemente dall’Isee. 

I requisiti

Se il documento non viene presentato o se ha degli errori, non si è esclusi del tutto dal bonus ma si riceve l’importo minimo riconosciuto, cioè un massimo di 1.500 euro. Il bonus è legato ai mesi di iscrizione all’asilo nido e il pagamento viene effettuato dall’Inps solo dopo l’invio dei documenti che attestano il pagamento della retta. Il contributo che si percepisce, quindi, è parametrato in base ai mesi di frequenza. Come ricorda l’Inps, il bonus asilo nido è un rimborso e quindi il contributo che viene erogato “non può eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta”. Inoltre, non è cumulabile con la detrazione prevista dall’articolo 2, comma 6, legge 22 dicembre 2008 (detrazioni fiscali frequenza asili nido), a prescindere dal numero di mensilità percepite. Possono fare domanda i genitori di un minore che hanno la cittadinanza italiana, la cittadinanza Ue o il permesso di soggiorno.

La decadenza del bonus asilo nido

Il bonus decade se viene meno uno dei requisiti. Ad esempio, l’Inps interromperà l’assegno dal mese successivo se c’è la perdita della cittadinanza o il decesso del genitore richiedente. La decadenza dall’esercizio della responsabilità genitoriale o l’affidamento esclusivo del minore al genitore che non ha presentato la domanda (o a terzi). È comunque possibile il subentro nel beneficio da parte di un soggetto diverso che soddisfi i requisiti. Il bonus viene corrisposto fino a esaurimento fondi, che per il 2021 erano 530 milioni di euro, secondo l’ordine di presentazione della domanda online. Se un genitore vuole usufruire del beneficio per più figli a carico, deve presentare una richiesta per ciascuno di essi.

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