Anche per il 2022 è stato confermato il bonus mobili ed elettrodomestici: un’agevolazione che permette agli aventi diritto, l’acquisto e la sostituzione di apparecchi elettronici e arredi. Tuttavia, per usufruirne ci sono dell’importanti regole da rispettare.
Il bonus mobili rinnovato al 2022 avrà le stesse caratteristiche dei precedenti. Infatti, l’incentivo garantirà una spesa detraibile Irpef del 50% per tutti coloro che devono acquistare mobili per l’arredo e grandi elettrodomestici.
L’unica variazione rispetto al 2021 è la spesa massima detraibile che si riduce equiparandosi a quella del 2020. Infatti, la legge di Bilancio 2022 ha ridimensionato il bonus che da 16mila del 2021 è sceso a una spesa massima detraibile di 10mila euro. Questo significa che chi ne usufruisce potrà recuperare il 50%, ossia 5 mila euro, dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici. Nel 2023 sarà previsto un ulteriore dimezzamento del tetto massimo arrivando così alla cifra di 5 mila euro.
E’ importante sottolineare che il bonus mobili ed elettrodomestiche è valido per tutti coloro che stanno ristrutturando casa. Ciononostante, come viene sottolineato nella legge di Bilancio, ” la detrazione spetta a condizione che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto“. Dunque, per usufruire del bonus i lavori di ristrutturazione della propria abitazione non possono essere precedenti al 1° gennaio 2021, mentre gli acquisti devono essere successivi alla data di inizio dei lavori.
Innanzitutto per garantirsi il bonus è necessario comunicare secondo le norme edilizie l’inizio dei lavori di ristrutturazione. Nel caso in cui non fosse necessario l’approvazione dell’amministrazione o dell’Asl, sarà sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Tuttavia, non tutti gli interventi di ristrutturazione hanno diritto al bonus. Infatti, rientrano nell’agevolazione i lavori di manutenzione straordinaria come ad esempio la costruzione di nuovi servizi igienici, l’istallazione di nuove fonti di calore come pome e caldaie. Nel caso in cui i lavori riguardano una struttura condominiale ogni singolo condomino avrà diritto alla sua quota in base alla spesa effettuata. Inoltre, è importante che le spese di ristrutturazione siano avvenute prima di quelle dell’arredo. Ma è irriverente se i lavori siano iniziati dopo l’acquisto dei mobili.
Anche per i mobili ci sono delle regole da rispettare. In primo luogo i mobili che rientrano nel bonus devono essere nuovi. Tra i vari oggetti agevolati rientrano letti, armadi, divani, poltrone, credenze, materassi e apparecchi di illuminazione.
Per quanto riguarda gli elettrodomestici, invece, saranno compresi nell’agevolazione tutti quelli di grandi dimensioni. Tuttavia, ogni tipologia avrà una classe energetica da rispettare. Per i forni la classe di appartenenza non può essere inferiore alla A (dunque rientrano A+, A++ e A+++) , per le lavatrici, Lavasciugatrici e lavastoviglie alle E e per frigoriferi e congelatori alla F.
Non rientrano, invece, come beneficiari del bonus, l’acquisto di porte, pavimentazione tende e tendaggi e di elettrodomestici sprovvisti dell’etichetta energetica.
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