Boom di vendite di sigarette negli Stati Uniti
Incremento della vendita di tabacco: la pandemia ha riacceso il vizio del fumo
La pandemia ha riacceso il vizio del fumo
Per la prima volta dopo vent’anni, la vendita di sigarette negli Stati Uniti è aumentata.
Secondo quanto diffuso dalla Federal Trade Commission (FTC), nel 2020 le più grandi compagnie mondiali di tabacco, hanno registrato un aumento delle vendite di sigarette tradizionali.
Grossisti e rivenditori hanno acquistato lo 0,4% in più di pacchetti rispetto all’anno precedente: corrispondente a 203,7 miliardi contro i 202,9 del 2019.
Nonostante l’avvento delle sigarette elettroniche e delle campagne contro il fumo, secondo Altria Group, produttore di Marlboro, la pandemia ha contribuito notevolmente nel riaccendere il vizio del fumo, in molte persone.
E se durante il lockdown i buoni propositi per un cambiamento dello stile di vita si sono sprecati, al momento, l’unica effettiva variante, sembra essere il vertiginoso aumento dei fumatori.
Secondo i dettagli del rapporto della FTC al tempo stesso, anche i nuovi prodotti, tra cui pastiglie di nicotina o bustine di nicotina non contenenti tabacco, hanno visto un incremento nello stesso anno, passando da 4,53 miliardi di dollari nel 2019 a 4,82 miliardi di dollari nel 2020.
Le sigarette elettroniche
A concorrere nell’incremento delle vendite di tabacco è sicuramente il graduale abbandono alle sigarette elettroniche.
Le sigarette elettroniche, dette anche e-cig, non contengono tabacco, ma un liquido a base di nicotina. Sono composte dall’inalatore, che contiene la sostanza liquida da nebulizzare, che scalda e vaporizza il liquido. Nel liquido in questione, sono contenute sostanze chimiche, metalli pesanti, nichel, di cui molte persone sono allergiche, e che possono portare a problematiche di tipo polmonare.
L’aumento delle tasse sulle sigarette elettroniche i divieti e i problemi di salute legati allo Svapo, hanno contribuito a spostare gran parte del mercato sulla sigaretta tradizionale.