Borbona, teschi e ossa umane nel sottotetto di una villa
Nel sottotetto dell’immobile gli operai hanno ritrovato diversi resti, ossa inequivocabilmente appartenenti a un essere umano
Un antico casale, disabitato dal 2016, anno in cui il terremoto di Amatrice ne ha seriamente danneggiato la struttura. Una proprietà nobiliare, che fa capo a diverse persone residenti a Roma e che hanno abitato saltuariamente il casale negli anni, soggetta in questi giorni ad una prima fase di ristrutturazione.
Nel sottotetto dell’immobile gli operai hanno ritrovato resti, ossa inequivocabilmente appartenenti a un essere umano compresi dei teschi. Dalle indiscrezioni raccolte dal quotidiano Il Messaggero almeno per una parte dei resti, si tratterebbe di un almeno di un teschio, femore, bacino e mandibola appartenenti a un individuo di sesso maschile adulto risalenti ai primi anni del 1.900. Ai primi rilievi, le ossa rinvenute presentano parti di tessuto mummificato segno inequivocabile di un grande lasso di tempo trascorso dalla morte al ritrovamento.
Tuttavia resta da capire la causa della morte e l’identità dei corpi a cui appartengono i resti rinvenuti.
La villa del mistero: una proprietà abitata in modo saltuario
La villa si trova a Borbona in una zona accessibile ma defilata rispetto al centro ed è stata, fino all’anno del terremoto di Amatrice, saltuariamente abitata dai proprietari, tutti residenti nella Capitale. La vicenda ora passa nelle mani del Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Rieti dove è stato aperto un fascicolo di indagine.
Nell’ambito di questa prima fase restano fondamentali i campionamenti e gli esami sui resti, solo in questo modo si potranno iniziare a mettere tasselli in questo puzzle, datando le ossa e stabilendo se parliamo di uomini o donne. Una serie di esami che impiegheranno due o tre mesi per produrre i primi risultati, nel frattempo saranno le indagini a cercare di fare luce su altri reperti emersi nei lavori di ristrutturazione.
Una serie di carteggi antichi potrebbero portare a una svolta ma al momento tutto tace sul contenuto delle missive. Un mistero insomma quello che avvolge la villa che per un secolo ha custodito quei resti e che ora li restituisce con un enigma da risolvere.