Botte alla convivente che riporta una ferita al torace. Arrestato a Tivoli

Esasperata dal comportamento violento dell’uomo ha chiesto aiuto alla Polizia

Fasciani Triassi, sequestro beni

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Botte alla convivente che riporta una ferita al torace. Arrestato a Tivoli. Esasperata dal comportamento violento ed esplosivo e dall’ennesima aggressione da parte del convivente, una giovane mamma ha chiesto aiuto agli uomini del commissariato di Tivoli, diretti da Paola Di Corpo.

L’uomo, nella serata di venerdì 24 aprile, ancora una volta, ha picchiato e minacciato di morte, per futili motivi, la propria convivente alla presenza dei tre figli minori. La situazione di disagio, di maltrattamenti e di violenza familiare esisteva già da tempo. Infatti, così come ha raccontato la donna, la prima di una lunga serie di denunce contro il proprio compagno risale al 2018.

Botte alla convivente a Tivoli

All’arrivo della polizia l’uomo che aveva preso a botte la convivente a Tivoli era ancora in stato di alterazione

I poliziotti, giunti tempestivamente presso l’abitazione della coppia, hanno trovato l’uomo in evidente stato di alterazione alcolica. Nonostante la presenza degli investigatori, ha continuato a manifestare i suoi atteggiamenti violenti contro la donna, circondata dai tre figlioletti. La vittima, soccorsa e trasportata con autoambulanza in ospedale , è stata refertata con prognosi di 10 giorni a causa di una lesione al torace.

L’uomo, che ha preso a botte la convivente a Tivoli, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato condotto nel carcere di Rebibbia.

Le vittime silenziose del Coronavirus: aumentano casi di violenze e suicidi

C’è una tragedia sociale in atto, silenziosa, che si consuma dietro le porte chiuse di quelle case che oggi sono il nostro unico punto di riferimento. I giorni passano, quindici giorni sono diventati un mese e mancano ancora diverse settimane, nella migliore delle ipotesi, per riprendere un barlume di normalità. I dati non sono ancora certi, il quadro intero si avrà solo a fine quarantena ma è chiaro che per molti l’hashtag #iorestoacasa si sta trasformando in un incubo. 

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