Il giorno dopo la fine dell’anno si configura un bilancio pesante fra le persone colpite dai botti di Capodanno.
Sono 13 al momento i feriti registrati a Roma e provincia per i botti di Capodanno. Tra loro anche quattro bambini dai 5 ai 12 anni. Il ferito più grave è un 36enne che stava festeggiando in piazza a Frascati, ai Castelli romani, quando un grosso petardo gli è esploso in una mano. Per l'uomo, portato in ospedale, si è resa necessaria l'amputazione sub totale della mano destra. In ospedale anche un 33enne che stato trasportato all'ospedale Grassi di Ostia a causa di due ferite, una all'orecchio e l'altra al collo. Entrambe sarebbero state provocate dalla fiamma di un petardo. L'uomo è stato dimesso con 10 giorni di prognosi. Nello stesso ospedale è arrivato anche un bambino di 5 anni, accompagnato dai genitori, rimasto ferito al polpaccio durante una festa a Fiumicino per l'esplosione di un botto. Il bimbo è stato poi trasferito al pediatrico Bambino Gesù. Gli altri bimbi feriti sono uno di 10 anni per una ustione all'orecchio, un altro di 9 anni e una di 12 per un trauma contusivo all'occhio. Non sono in gravi condizioni.
Bilancio pesante per la “guerra” dei botti a Napoli e in provincia. Le notizie fornite dai carabinieri del Comando provinciale registrano 12 persone ferite sia in città che nell'area metropolitana, in particolare nella zona flegrea. All'ospedale di Pozzuoli sono giunte diverse persone con ferite per esplosione di fuochi: un 65enne ha subito una lieve lacerazione alla mano sinistra nella propria abitazione di Giugliano (prognosi 10 giorni); un 67enne ha avuto una escoriazione al viso in casa di Bacoli (guarirà in 7 giorni); 7 giorni di prognosi anche per un giovane di 24 anni per una escoriazione causata da un petardo esploso prima del lancio; per un 43enne di Giugliano analoga prognosi, la mano ferita è la destra. Nel quartiere di Fuorigrotta, a Napoli, due persone sono state colpite alla schiena da un razzo; lievissime escoriazioni. Un'altra persona è stata ferita ad una gamba per lo scoppio ravvicinato di un petardo (guarirà in 2 giorni).
La tragedia più grave è capitata a Colle San Marco, una frazione di Ascoli Piceno, dove un ragazzo di 26 anni è morto a seguito di una caduta. Secondo una prima ricostruzione, allo scoccare della mezzanotte, dopo il lancio di alcuni fuochi d'artificio che avevano innescato un principio di incendio nella sterpaglia, il giovane ha cercato di intervenire per evitare il propagarsi delle fiamme ma è caduto, precipitando per almeno cento metri in una zona impervia. Le persone che erano con lui hanno immediatamente dato l'allarme e sul posto si sono precipitati Vigili del fuoco e sanitari del 118 che, dopo averlo raggiunto con difficoltà, a lungo hanno tentato di rianimarlo, senza successo. Il ragazzo era infatti in arresto cardiaco. Intorno all'1:50 ne è stato dichiarato il decesso.
Tre persone sono rimaste ferite nel Casertano: la più grave è una 19enne giunta all'ospedale di Aversa con una ferita da arma da fuoco; ricoverata in codice rosso, non è in pericolo di vita. Dalle indagini della Polizia, è emerso che è stata colpita all'addome da un proiettile vagante mentre era al balcone. Altri due incidenti sono avvenuti a Maddaloni e a San Nicola La Strada, dove, rispettivamente, un 24enne e un 58enne, sono rimasti feriti di botti con prognosi di 15 e 10 giorni.
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