Botti e fuochi d’artificio all’Immacolata, senza rispetto per i nostri cani
Sarebbe buona norma avvertire i proprietari dei cani per prendere le adeguate precauzioni e non trovarsi per strada nel bel mezzo dei botti
Una nostra lettrice ci scrive riguardo a una brutta disavventura vissuta da lei e il suo cane la sera dell’8 dicembre mentre era a passeggio. Il problema è quello che di solito ritorna ogni anno, la notte di San Silvestro, con i botti dell’ultimo dell’anno. Tradizione sempre discutibile, soprattutto per quello che riguarda le conseguenze per lo stato d’animo dei cani e degli animali in genere ma almeno quella notte i botti sono attesi. In questo caso invece sanno di violenza ai danni degli animali e sorprende che chi organizzi la festa rumorosa sia proprio una organizzazione che si occupa di cura degli animali.
Ecco cosa ha scritto alla redazione la nostra lettrice
“La sera della festa dell’Immacolata, il mio cane meticcio di taglia grande quasi moriva di infarto per i fuochi di artificio accesi in piazza Aruleno Celio Sabino, a Cinecittà, per un evento organizzato da una clinica veterinaria. Mi chiedo: ma non potevano avvisare? Sarebbe stato civile dare una programmazione. Era un orario, le 19 circa, della passeggiata con i cani e mi stupisco che l’organizzazione non si sia affatto posta il problema, eppure gestiscono una clinica veterinaria. Ma forse conta solo il business e non il vero amore, rispetto e benessere degli animali.
In questi casi sarebbe buona norma imparare a dare un preavviso per avvertire i proprietari dei cani perché possano prendere le adeguate precauzioni e non trovarsi per strada “nel bel mezzo dei botti”, con tutti i rischi che ne conseguono per i nostri animali. Vanno bene i festeggiamenti, ma vi assicuro che lo spettacolo del mio cane paralizzato con il cuore a mille e che chiedeva aiuto terrorizzato, con la coda fra le gambe, non era certo piacevole. Grazie”.
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