Busta paga novembre, arriva l’aumento ma c’è un però | Questi lavoratori sono i più fortunati: per tutti gli altri un’amara sorpresa

aumento busta paga novembre

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Finalmente i lavoratori italiani tireranno un sospiro di sollievo: la busta paga di novembre sarà molto più consistente.

Il cedolino del prossimo mese, a quanto pare, sarà più ricco, ma solo per alcuni cittadini italiani.

Verifica subito se anche tu sei tra i fortunati che potranno contare su un aumento retributivo.

Il Governo ha deciso di tendere una mando ad alcune categorie di lavoratori. Purtroppo però non tutti potranno approfittarne.

Ecco a chi spettano gli incrementi di stipendio e chi potrà godere di una busta paga di novembre più piena del solito.

Busta paga di novembre, gli aumenti previsti per i lavoratori italiani

Non tira di certo un’aria di gioia tra i lavoratori italiani e a confermarlo è la percentuale, sempre più alta, di cittadini che si spostano verso l’estero alla ricerca di condizioni di lavoro migliori, welfare e servizi più soddisfacenti e stipendi più dignitosi. Ogni tanto però una buona notizia fa capolino anche qui in Italia e tra tanti dati poco incoraggianti, spunta fuori qualcosa che dà speranza a chi lavora nel Bel Paese.

Ben presto infatti, arriveranno gli aumenti introdotti per la prima volta tra il 2004 e il 2007 dall’allora ministro del Welfare Roberto Maroni. Sono passati circa vent’anni e la misura è stata soggetta a modifiche ma si è tradotta in un bonus destinato a garantire un ricco esonero contributivo. Scopri se anche tu puoi beneficiarne e, soprattutto, a quanto ammontano gli sgravi fiscali previsti per il prossimo mese.

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A chi sarà destinato l’incremento contributivo del Bonus

Il Bonus Maroni è una misura fiscale riservata ai lavoratori italiani che hanno maturato i requisiti previsti da quota 103, ovvero che abbiano compiuto 62 anni d’età e che abbiano 41 anni di contributi, e che decidono di continuare a prestare servizio. Chi presenta queste caratteristiche anagrafiche e contributive, se non è titolare di pensione diretta, può essere esentato dal versamento di una parte dei contributi.

In particolare, a partire dal 1 novembre cominceranno i pagamenti destinati ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Costoro potranno diventare titolari del Bonus solo se il trattamento pensionistico è liquidato da una gestione diversa da quella esclusiva dell’assicurazione generale obbligatoria. Per poter presentare la domanda ci si può rivolgere a un patronato Acli o all’Inps, collegandosi al sito web istituzionale dell’ente e accreditandosi con le credenziali della propria identità digitale Spip, Cie, o Cns. In questo caso occorrerà visitare la sezione “Pensione e previdenza” e da qui andare su “Domanda di pensione” e successivamente accedere all’area “Domanda pensione, ricostituzione, ratei, certificazioni, Ape sociale e beneficio precoci”.