Busta paga, solo questi dipendenti tirano un sospiro di sollievo: per tutti gli altri una tragedia
Novità per la busta paga dei prossimi mesi: per qualcuno un sogno, per altri una tragedia.
Il periodo storico in cui stiamo vivendo si caratterizza per un costo della vita tutt’altro che indifferente. I beni di prima necessità, infatti, hanno prezzi decisamente elevati e a questo si aggiungono degli stipendi che restano sempre uguali a sé stessi, quindi che non aumentano con l’aumento del costo della vita.
In un panorama del genere, molte persone cercano di migliorare la propria situazione lavorativa chiedendo aumenti o guardandosi in giro verso offerte di lavoro più allettanti. Questo, però, non sempre si concretizza in un reale miglioramento e, a fronte di qualcuno che ce la fa, ci sono migliaia di persone che invece si trovano a dover affrontare le spese di tutti i giorni con i soldi che hanno.
In questi ultimi giorni, però, per alcune categorie di lavoratori è arrivata una buona notizia: grazie alla Legge di Bilancio, alcuni dipendenti godranno di una busta paga più alta e di bonus davvero consistenti. Questo purtroppo non riguarda tutti: ecco chi non beneficerà di questi miglioramenti economici.
Nuovo Irpef, nuove aliquote e tanti bonus
Con la nuova Legge di Bilancio e con i decreti in attuazione della delega fiscale, molti lavori godranno di una busta paga più sostanziosa. Il nuovo sistema Irpef, infatti, si basa sulla riduzione della progressività di imposta mediante la riduzione degli scaglioni reddituali e delle loro aliquote percentuali, come spiega Massimiliano Dell’Unto, consigliere nazionale dell’Unione giovani dottori commercialisti ed esperti contabili.
“La modifica significativa consiste nella riduzione di imposizione di 2 punti percentuali nella fascia di reddito tra i 15000 e di 28000 euro che nel 2023 pagava il 25% mentre nel 2024 pagherà il 23%“, spiega. A guadagnarci di più, però, saranno le persone che superano l’ISEE annuo di 28mila euro fino a 50mila euro. Ecco qual è il lato negativo di tutto questo.
Chi non beneficerà di questi cambiamenti
La riduzione di imposizione di 2 punti percentuali nella fascia di reddito tra i 15mila e i 28mila euro non si accompagnerà a un vantaggio economico così sostanziale: il beneficio fiscale, infatti, sarà avvertito davvero in modo leggero, considerando che il reddito medio dei dipendenti del settore privato si aggira sui 24mila euro.
Pochi vantaggi anche per chi non ha famiglia e, in generale, per chi non ha figli a carico: le detrazioni previste per le mamme lavoratrici, infatti, non sono riferite a tutte le donne. Inoltre, sempre secondo Dell’Unto, anche per le donne lavoratrici che riescono a godere del Bonus Mamma la massima realizzazione del vantaggio fiscale l’avrà solo chi ha un reddito superiore a 30mila euro, quindi chi ha già una situazione economica di partenza favorevole.