Calcio, torna il campionato di serie A, ecco le sfide più belle
Dopo 2 settimane di stop, per gli impegni delle nazionali in vista di Euro 2016, torna il campionato di Serie A
Dopo 2 settimane di stop, per gli impegni delle nazionali in vista di Euro 2016, torna il campionato di Serie A. E si riparte da una terza giornata che propone già delle sfide interessanti. Al Matusa di Frosinone andrà in scena, alle ore 18 di sabato, il primo dei 4 derby del Lazio che si giocheranno nel corso della stagione. I gialloblu ospiteranno la Roma di Rudi Garcia in un confronto che appare segnato. I ciociari stanno pagando lo scotto del salto di categoria sia in termini di prestazioni che di risultati. Passare dalla Lega Pro alla Serie B, come avvenuto lo scorso anno, è stato meno traumatico per gli uomini di mister Stellone rispetto a quanto sta avvenendo oggi con la promozione dalla B alla A. Il campionato cadetto consente, ad una formazione proveniente dalla terza serie, di ambientarsi più celermente, visto che i ritmi, la tattica ed il tasso tecnico sono abbastanza simili.
Nella massima serie, invece, il Frosinone dovrà imparare a giocare a ritmi più sostenuti e a fronteggiare avversari dal maggiore tasso tecnico e tatticamente preparati. Siamo ancora ad inizio campionato, la strada è lunga ma non è detto che ci sia il tempo necessario per compiere l'apprendistato. Già dopo le prime 10 giornate recuperare un gap sensibile in classifica potrebbe essere molto difficile. Dal canto suo, la Roma si presenta col vento in poppa dopo la convincente vittoria ottenuta all'Olimpico contro la Juventus. Mancherà, però, una pedina importante come il bosniaco Pjanic che, infortunatosi con la sua nazionale, dovrà stare lontano dal campo di gioco per circa 20 giorni. Altra "grana" che accompagnerà per tutto l'anno mister Garcia sarà la presenza o meno in campo di Francesco Totti. Il capitano giallorosso giocherà a Frosinone o col Barcellona nella prima partita di Champions League? Vedremo cosa deciderà il tecnico francese. Indubbiamente, dovrà essere molto bravo a mantenere in equilibrio i rapporti all'interno dello spogliatoio, dove Totti è la figura cardine. Ma 38 primavere sono tante e le prestazioni non possono più essere quelle di un tempo. Altro fatto da tenere in considerazione, è che Totti è un giocatore che da' il meglio di sé partendo dal primo minuto piuttosto che subentrando a gara in corso. Questo ne limita l'utilità presente e rende più difficile il compito dell'allenatore, chiamato a scegliere tra lui ed uno dei 3 attaccanti che hanno dimostrato di attraversare un buon momento di forma. Staremo a vedere cosa accadrà.
La Roma deve, inoltre, se vuole compiere il salto di qualità lasciarsi alle spalle l'atavica deconcentrazione che la assale quando si trova di fronte avversari di medio – basso livello. Sono innumerevoli i punti persi con le cosiddette "provinciali" nel corso della sua storia, per questo sabato i giallorossi dovranno giocare contro 2 avversari: il Frosinone e sé stessi e non è detto che il secondo avversario non si riveli più ostico del primo. All'Olimpico, domenica ore 18, la Lazio di Pioli contro l'Udinese proverà a ripartire dopo le 2 brutte batoste di Leverkusen e Verona sponda Chievo. Oltre all'infortunato Biglia un altro importante elemento come il difensore olandese De Vrij è in forse, ma ancora più in forse è la convinzione della squadra che, perse le certezze della passata stagione, dovrà ritrovarsi intorno a quei calciatori in grado di dare la scossa sia dal punto di vista psicologico che tecnico: Candreva, Parolo, Felipe Anderson e l'ispirato Keita. Sono loro che dovranno cercare di sfondare la linea maginot che, presumibilmente, il navigato Colantuono erigerà a protezione della porta difesa dal greco Karnezis. Ai biancocelesti mancava davvero poco per diventare stabilmente una squadra di alto livello, ma in estate Lotito ha preferito non investire dove serviva realmente in attesa del preliminare di Champions League con le aspirine di Leverkusen.
E come successo al Napoli lo scorso anno, anche la Lazio ha perso il doppio confronto e con esso la possibilità di incamerare soldi e prestigio. Peccato, a questa squadra serviva un attaccante di livello, ma sono arrivati un giovane di buone speranze come Kishna e l'usato sicuro Matri (onesto comprimario in grandi club, ma con buona media realizzativa in provincia) a giochi già fatti. Troppo poco per una squadra che dovrà affrontare un campionato duro ed un'impegnativa Europa League al giovedì.
Uscendo dalla regione, molto importante sarà lo strano testacoda di sabato sera tra Juventus e Chievo. I bianconeri non hanno mai perso le prime 2 gare di campionato e saranno chiamati a lottare contro la storia. Solo 2 squadre hanno vinto il campionato dopo aver perso la prima giornata: la Juve (nel 1932/33 e nel 1974/75) e il Toro (nel 1942/43 e 1975/76). La squadra di Allegri ha perso uomini chiave rispetto alla scorsa stagione, ma ha un potenziale variegato ed inesplorato che potrebbe rivelarsi devastante per le avversarie. Il tempo, però, stringe ed i Campioni d'Italia devono far quadrare il cerchio in breve tempo sia in ottica nazionale che europea (La trasferta inglese di martedì contro il Manchester City sarà già un banco di prova importante).
A Milano, domenica ore 20.45, andrà in scena un nuovo atto del derby della Madonnina. Sia Inter che Milan sono squadre in cerca di identità. Entrambe hanno cambiato molto, soprattutto i nerazzurri, e necessitano di tempo per assestarsi e trovarsi. Il Milan sembra una squadra incompiuta forte in attacco ma mediocre a centrocampo / difesa, l'Inter più completa ma corta in mediana ed eccessivamente ricca di difensori in esubero. Dalla loro parte hanno la mancata partecipazione alle coppe europee che, se da un lato è sicuramente negativa, dall'altra consente alle 2 squadre meneghine di lavorare più accuratamente durante la settimana. Questi sono i piatti principali del menu calcistico di questo fine settimana, vedremo se saranno insipidi o succulenti. E si riparte da una terza giornata che propone già delle sfide interessanti.