Università Agraria, Campagnano di Roma, l’elezione diretta del Presidente e del Consiglio di Amministrazione ha proclamato eletti, nelle consultazioni elettorali del 19 e 20 ottobre: Presidente il signor Roberto Piergentili, della lista numero 3, “Cambiare davvero”, con 609 voti; nominati consiglieri Alessio Nisi 212 voti, Danilo Anselmi 84, Vittorio Ricotti 81, Armando Cesolini 57. Per la lista numero 1 “Agraria di tutti” Luigi Fiorelli, candidato presidente come Massimo Lorenzetti della lista numero 2 “Agraria bene comune”.
D: Prime dichiarazioni da vincitori?
R: E’ una grandissima soddisfazione per me e per tutta la mia squadra. Il risultato ci ha dato delle conferme molto forti e importanti e lo abbiamo costruito giorno dopo giorno con un lavoro meticoloso e incentrato sulla valorizzazione di questo ente, l’Università Agraria, troppo spesso sottovalutato e negli ultimi tempi addirittura “accusato” di inutilità. Siamo riusciti a raggiungere tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Vincere come lista e confermare i numeri dei candidati presenti anche alle elezioni del 2012. Dopo due anni di intenso lavoro, la parentesi del commissariamento del 2013 e la rabbia per aver dovuto lasciare una importante mole di lavoro iniziata proprio nel luglio del 2012 siamo riusciti a riscattarci. Ora possiamo ripartire e lo faremo con grande slancio e passione.
D: Il vostro Programma Elettorale, che è stato uno degli elementi che vi ha condotto alla vittoria finale, prevedeva molti punti importanti, come la modifica dello statuto lacunoso, la verifica patrimoniale passando per la valorizzazione dei prodotti locali, come il carciofo di Campagnano. Da cosa bisognerà partire per far ripartire l’Ente?
R: In primo luogo deve essere completata l’opera di risanamento che iniziammo nel 2012 e che il commissario ha proseguito. Occorre risolvere definitivamente i contenziosi aperti per ridare ossigeno all’Università agraria di Campagnano, operare per risanare il bilancio, eliminare sprechi e spese improduttive, mettere a regime l’intero patrimonio dell’ente. In secondo luogo occorre modificare l’assetto istituzionale adottando un nuovo statuto e approvando degli appositi regolamenti per la concessione di terreni e immobili. In terzo luogo si deve partire coi grandi progetti. Dalla valorizzazione del carciofo “Campagnano” fino alla realizzazione di un’area ludica e ricreativa in località Monte Razzano, dalla creazione degli orti sociali fino alla promozione di corsi di formazione. Questi sono i progetti che devono dare impulso ad un territorio in forte crisi da anni. Una delle prime misure che approveremo riguarda la costituzione di un gruppo di monitoraggio di bandi e finanziamenti per intercettare risorse indispensabili a coprire le spese dei tanti progetti inseriti nel nostro programma.
D: Per il rimboschimento, che faceva parte del vostro programma, potrebbe essere riproposto un evento come quello avvenuto il 18 novembre del 2012, vale a dire la Festa dell’Albero?
R: Certamente. Il nostro operato di amministratori ha un obiettivo “tecnico”, incrementare il nostro patrimonio boschivo, ma anche uno formativo. Il rimboschimento di un’area del nostro paese deve costituire un’occasione per coinvolgere le scuole e informare le nuove generazioni rispetto al tema vitale del rispetto della natura. La natura è la prima casa dell’uomo. Questo ha un significato molto importante.
D: Qual è stato il fattore dominante che vi ha permesso di ottenere questa schiacciante vittoria?
R: Potevamo fare accordi con forze politiche e certamente non sono mancate “offerte”. Le abbiamo rifiutate tutte e alcune anche con molta fermezza. Siamo stati criticati fortemente dai personaggi che da anni calcano il palcoscenico politico locale. Ci siamo detti e abbiamo detto a tutti che avremmo lottato esclusivamente con le nostre forze e questo abbiamo fatto. Abbiamo costruito una squadra di gente per bene e concretamente rappresentativa delle istanze delle categorie che questo ente è chiamato a rappresentare. Siamo stati coraggiosi e abbiamo affrontato questa ennesima sfida con grande passione e determinazione. Noi crediamo fortemente nell’importanza dell’Università agraria. Io ho studiato scienze agrarie all’Università e sono convinto che un ente agrario bene amministrato può creare occasioni di crescita e sviluppo per un intero paese.
D: La neo Amministrazione Ente Università Agraria, sente di poter fare una promessa ai cittadini? Se si sapete dare anche un tempo, ad esempio come i cento giorni del Comune, per iniziare a fare le prime valutazioni?
R: Ripartiamo con slancio da dove abbiamo lasciato. Dalle tante attività iniziate nel 2012 e stoppate solo dal commissariamento. Non mi importa fare proclami con le classiche misure nei primi 100 giorni che poi nella quasi totalità dei casi vengono disattesi. Quello che posso dire è che il programma presentato sarà realizzato. Se non ci saranno grossi imprevisti faremo tutto quello che abbiamo scritto nel nostro piano di gestione. Sicuramente entro pochi mesi sarà chiarissima e tangibile la nuova direzione dell’Università agraria di Campagnano.
Le misure principali contenute nell'ordinanza firmata dal Sindaco Gualtieri
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