Giorno speciale oggi per l'Aula Giulio Cesare del Campidoglio invasa di gerbere gialle per ricordare, con un fiore simbolo della speranza, la legalità offesa. I fiori hanno accolto rappresentanti istituzionali e studenti delle scuole superiori romane. L'iniziativa, organizzata ogni anno nel mese di maggio dal Coordinamento Nazionale Antimafia Riferimenti, prevede una serie di tappe dal nord al sud del Paese. Quest'anno l'appuntamento è partito da Reggio Calabria alla presenza del presidente del Senato Pietro Grasso, nell'anniversario dell'assassinio dell'imprenditore Gennaro Musella ucciso dalla 'ndrangheta calabrese. L'incontro romano che ha avuto il Patrocinio dell'Assemblea capitolina, ha visto la presenza di Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia e di Valeria Baglio presidente dell'Assemblea di Roma Capitale.
Termini quali legalità e trasparenza l'hanno fatta da padrone nell'aula consiliare gremita di ragazzi attenti e curiosi. La certezza di riportare Roma sui binari di una capitale onesta e priva di ombre si ravvisa nelle parole della Baglio: "oltre questo fiore bellissimo, voglio ricordare un altro simbolo di questa giornata – ha detto – ed è quest'Aula. Per la prima volta la parola mafia ha infangato la nostra bellissima città. L'inchiesta iniziata circa sei mesi fa ha affiancato a Roma la parola mafia, ma questa Amministrazione ha spalancato tutte le porte agli inquirenti e offerto la collaborazione più totale. Oggi abbiamo un assessore alla Legalità-ha proseguito la Presidente- voluto dal sindaco Marino, che garantisce correttezza e trasparenza su atti, procedure e appalti…E allora l'Aula Giulio Cesare diventa simbolo di rinascita e di speranza".
Anche la giovane consigliera Giulia Tempesta ha invocato la speranza e il rilancio della città così ferita al cuore dalle indagini della Procura e ha annunciato che da ottobre partirà un progetto: "Scacco alla mafia" che coinvolgerà le scuole romane a partire da quelle elementari e medie per un percorso educativo mirato alla legalità. Atteso l'intervento del Procuratore nazionale antimafia, Roberti, che ha parlato a 360 gradi del grave fenomeno della corruzione a tinteggiatura mafiosa, perché la "piovra" si è infiltrata nell'economia e nella politica, dopo che per troppo tempo il fenomeno è stato sottovalutato, vissuto come folkloristico. Non usa mezzi termini Franco Roberti " mafia capitale ha messo a nudo un sistema di collusione tra organizzazioni criminali, politica ed economia che non è nuovo, è lo stesso modello che ebbi a contrastare ai tempi degli appalti per la ricostruzione del dopoterremoto in Campania, nel 1980".
Una sola buona notizia ha dato il Procuratore "rispetto al passato le mafie hanno meno bisogno di uccidere, perché usano la corruzione come veicolo infiltrante nell'economia, nella politica e nelle istituzioni". Si uccide di meno ma si corrompe di più questa è la mafia moderna, ma una piccola fiammella di speranza va tenuta accesa, lo dobbiamo ai giovani, ai cittadini onesti ai "posteri". Ci siano sempre più gerbere gialle in Campidoglio.
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