Il Presidente della Repubblica d'Armenia Serzh Sargsyan è stato ricevuto oggi in Campidoglio. Ad accoglierlo il sindaco di Roma Ignazio Marino. I due hanno avuto un incontro privato nell'ufficio del primo cittadino con affaccio sui Fori imperiali. La visita del presidente armeno in Italia arriva a sostegno della comunità armena in Italia che si prepara a ricordare il centesimo anniversario del genocidio del proprio popolo effettuato dalla Turchia ottomana nel corso della I guerra mondiale: oltre un milione e mezzo di vittime per quello che la storia riconosce come il primo genocidio del novecento e proprio alle porte dell'Europa. Occorre ricordare inoltre che gli armeni furono il primo popolo al mondo a scegliere il cristianesimo come religione di Stato, il popolo del monte Ararat da cui la Bibbia fa rinascere il mondo dopo il diluvio. Domenica prossima Il presidente Sargssyan assisterà alla messa in San Pietro celebrata da papa Francesco proprio a ricordo dei martiri del genocidio. Ma iniziative alla memoria si svolgeranno in molte città italiane.
Durante l'incontro in Campidoglio il sindaco Marino e il Presidente Sargsyan hanno discusso di come intensificare gli scambi culturali tra Roma e l'Armenia. Al termine c'è stato il consueto scambio di doni in Aula Giulio Cesare. Sargsyan ha regalato a Marino una pergamena su cui è scritta, in armeno antico, la storia della fondazione della capitale Erevan. Il primo cittadino ha invece donato al presidente armeno un quadro con un'incisione del 1834 raffigurante il Colosseo.
Aumenta la concorrenza per Diletta Leotta per la conduzione de L'Isola dei Famosi. A Mediaset…
La notizia della tragica morte di Emanuele Talone si è rapidamente diffusa a Valmontone, dove…
Se ami l'arte, la storia e ti piace mangiare i dolci a base di nocciole…
Con pochi step potrai preparare una buonissima torta light, ideale anche per chi è a…
Il minestrone è l'alimento più salutare di tutti ma può anche diventare dannoso se commetti…
Sono in corso le indagini dei Carabinieri per dare un nome ai due fuggitivi