Cannabis light: no alla vendita dei derivati da parte della Cassazione

Una pronuncia che con molta probabilità andrà a incidere sul volume di affari degli oltre tremila negozi

Per la Corte di Cassazione non è lecita la vendita dei prodotti derivati dalla cannabis light. Questa la pronuncia arrivata oggi dai giudici di legittimità, secondo i quali la cessione a terzi di prodotti quali foglie, oli e liquidi per le sigarette elettroniche andrebbe a integrare le fattispecie di reato previste dal testo unico sulle sostanze stupefacenti. E in particolare, per la Cassazione, non sono lecite le condotte di cessione, vendita e commercializzazione al pubblico dei prodotti derivati dalla coltivazione della cannabis sativa, salvo che tali prodotti siano in concreto privi di efficacia drogante. Una pronuncia che con molta probabilità andrà a incidere, e in modo netto, sul volume di affari di circa 80 milioni di euro degli oltre tremila negozi che in tutta Italia hanno aperto nell'ambito del business della cannabis light. 

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