Con uno sguardo al futuro e un progetto ambizioso, il Comune di Viterbo ha avviato una nuova fase del percorso che potrebbe portare la città a diventare Capitale Europea della Cultura 2033. L’intento è rafforzare l’immagine della città a livello nazionale e internazionale, facendo leva su un forte senso di appartenenza della comunità locale e sul coinvolgimento attivo di cittadini, associazioni e stakeholder.
Per raggiungere questo traguardo, il Comune ha indetto una gara d’appalto per la progettazione e gestione della strategia di comunicazione e promozione del brand “Viterbo Capitale della Cultura”. Il progetto si inserisce in una visione di valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale della città, con l’obiettivo di rafforzarne il posizionamento nel panorama europeo.
Il bando prevede la creazione di una campagna di comunicazione integrata e innovativa, capace di mettere in risalto l’unicità di Viterbo, con azioni mirate sia a livello locale che internazionale. L’importo stimato del progetto è di 408.870,97 euro (al netto dell’IVA) per la progettazione e gestione delle attività; se si considerano le spese accessorie, il valore complessivo della cifra ammonta a 518.100 euro.
Il progetto avrà una durata complessiva di 36 mesi, con avvio fissato al 30 settembre 2025 e termine il 30 settembre 2028.
Il progetto di comunicazione non si limita alla promozione tradizionale, ma mira a sviluppare una piattaforma digitale avanzata, una campagna pubblicitaria multicanale e una strategia di coinvolgimento attivo della comunità. Le attività principali includono:
Le aziende e i professionisti interessati a partecipare alla gara d’appalto dovranno presentare la propria candidatura entro le ore 12:00 del 22 gennaio 2025. Le buste saranno aperte il 30 gennaio alle ore 10:00. Il criterio per l’assegnazione del progetto sarà quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, seguendo due criteri fondamentali per il punteggio finale: l’80% sarà attribuito alla qualità tecnica del punteggio, il 20% all’offerta economica.
E’ richiesto alle aziende partecipanti:
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