Capretta uccisa ad Anagni, animalista aggredito in strada
Dopo l’uccisione della capretta ad Anagni la tensione sale alle stelle, a Fiuggi un animalista è stato aggredito per commenti sui social
Non si placa la tensione a Fiuggi dopo che l’episodio del massacro della capretta durante una festa di compleanno ad Anagni è rimbalzato su tutte le cronache. A Fiuggi, paese di origine di molti degli iscritti nel registro degli indagati, l’ondata di indignazione si propaga come un terremoto dividendo in fazioni il posto. Animalisti da una parte e coloro che in qualche modo trovano giustificazione al gesto dall’altra.
E i social, si sa, sono la valvola di sfogo predominante per esternare anche con frasi violente la propria condanna o assoluzione. Accade però che alcune di queste persone poi si incontrano e si riconoscono in strada.
Fiuggi: animalista aggredito, aveva commentato l’episodio
La vittima, un animalista di circa 40 anni di Fiuggi che insieme alle altre migliaia di commenti aveva detto la sua commentando un post social sulla terribile storia della capretta. Avrebbe denunciato il comportamento di questi ragazzi attirandosi le critiche di coloro che invece non ne vedono la gravità del gesto.
Sembrava una delle migliaia di liti social con cui abbiamo a che vedere ogni giorno, invece nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 5 settembre, l’uomo è stato fermato mentre era alla guida della sua moto.
L’aggressore, un uomo sulla cinquantina, lo ha riconosciuto e bloccato iniziando a intimargli di smetterla con le sue frasi sui social, ridimensionando la gravità del fatto poiché la vittima sarebbe stata “solo una capretta”.
Da questa frase ne sarebbe scaturito un violento litigio, contornato da grida e minacce che alla fine si sono concretizzate. I due sono passati dalle parole alle mani; l’animalista ne ha avuto la peggio finendo in ospedale. Ferite sul volto ed escoriazioni, la diagnosi del pronto soccorso.
Capretta uccisa ad Anagni, salgono a 14 gli indagati
Salgono a 14 gli indagati per le sevizie alla capretta nella festa di 18anni ad Anagni. Le famiglie e gli stessi ragazzi intanto denunciano il clima da caccia alle streghe creatosi intorno a loro dopo che le cronache hanno raccontato il fatto.
Spuntano le denunce anche per chi denigra pubblicamente i ragazzi coinvolti e le loro famiglie in una spirale di tensione che per ora non accenna a scemare.