"Alessandro Di Battista è uno di quei politicanti che ha gettato sassi per anni, puntando all'imbarbarimento del confronto politico e ora prova a nascondere la mano. Ridicolo, inquietante e ipocrita. Il corpo del giovane carabiniere era ancora caldo quando il capo del suo partito, Luigi Di Maio, si lanciava in spericolate dichiarazioni inseguendo le fake news sulla presunta origine nordafricana dei due assassini.
Il M5S è la stampella di Salvini con cui fanno a gara a rincorrerlo sulla caccia alle streghe, pensando di ingannare le persone e recitando quattro parti in commedia. Ormai gli italiani hanno capito di che pasta siano fatti Di Battista e i suoi che pensano solo alle poltrone". Lo scrive in una nota Marco Furfaro, responsabile dei Forum della segreteria Pd.
"La versione dei magrebini c'è stata data da Sergio Brugatelli, che ha subito parlato di due persone di carnagione scura verosimilmente nordafricani. Brugatelli ha avuto timore a svelare che conosceva gli autori dell'omicidio. Non voleva essere associato al fatto". Cosi' il comandante provinciale dei Carabinieri di Roma, Francesco Gargaro, durante la conferenza stampa sull'uccisione del vice brigadiere Mario Cerciello Rega avvenuta nel quartiere Prati di Roma, la notte tra il 25 e il 26 luglio.
"Esattamente un anno fa Daisy Osakue, atleta italiana di origini nigeriane, venne colpita ad un occhio da un uovo lanciato da una macchina. I giornali di 'sinistra' ipotizzarono immediatamente il movente razzista e in molti si scatenarono. 'Bastardi fascisti, vi vogliamo appesi a Piazzale Loreto'. Il PD subito cavalcò la notizia. Il fu Matteo Renzi twittò:
'Daisy è stata selvaggiamente picchiata da schifosi razzisti'. Il capogruppo PD alla Camera chiese addirittura al governo di riferire urgentemente in Parlamento". Lo scrive su facebook Alessandro Di Battista (M5s), in un post dal titolo 'Tifosi e sudditi'. Tuttavia, aggiunge, "poche ore dopo, i responsabili del vile gesto vennero identificati. Si trattò di una ignobile bravata e uno dei ragazzi coinvolti era addirittura figlio di un consigliere comunale del PD. A distanza di un anno è accaduto un fatto infinitamente più grave.
Un carabiniere è stato ucciso. Subito si è parlato di due nordafricani coinvolti. I giornali di 'destra' hanno sparato a zero così come diversi politici della stessa area. La Meloni è partita con il suo solito ridicolo comizio sull'immigrazione. Ancor più ridicolo se pronunciato da chi, come lei, ha votato a favore della guerra in Libia, una delle cause principali dell'aumento dei flussi migratori negli ultimi anni.
Salvini ci si è buttato a pesce e in molti si sono scatenati. 'Dovete morire in mare negri di merda' si leggeva in rete. In realtà ad uccidere il carabiniere è stato un ragazzo borghese statunitense. Ma la divisione del popolo era già stata raggiunta". "Lungi da me paragonare due eventi ovviamente estremamente diversi- dice ancora-. Ma potete dirmi che differenza c'è tra determinate reazioni politiche e dell'opinione pubblica?".
"Siamo sempre più un popolo di tifosi e un popolo di tifosi è un popolo di sudditi – afferma Di Battista -. I tifosi si scaldano, si incazzano, gridano alle ingiustizie, alcuni si picchiano tra loro ma la palla non la toccano mai. Tengono in piedi un sistema che senza di loro non andrebbe avanti. Finché si tratta di calcio mi può anche stare bene ma quando a comportarsi da tifosi sono i cittadini che non dovrebbero tenere in piedi il sistema ma semmai cambiarlo iniziando a 'toccare palla' è molto più grave". (Vid/ Dire)
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