Carabinieri eseguono tre ordinanze interdittive nei confronti di dirigenti Ama e Roma Multiservizi
I provvedimenti sono stati emessi dalla Procura di Roma
Nella mattinata odierna, nell’ambito di una attività di indagine coordinata dalla Procura di Roma, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali interdittive, emessa dal Tribunale Ordinario di Roma.
Le misure interdittive
In particolare sono state notificate due misure interdittive del divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione nei confronti di altrettanti titolari di cariche sociali della Roma Multiservizi S.p.A, capogruppo del Raggruppamento Temporaneo di Imprese, aggiudicatosi l’appalto bandito da AMA S.p.A. per la gestione del servizio di raccolta differenziata dedicato alle utenze non domestiche in alcuni Municipi di Roma.
Frode e inadempimento nelle pubbliche forniture
Contestualmente è stata data esecuzione alla misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio, nei confronti di un Dirigente della Municipalizzata quale Responsabile del Procedimento, nell’ambito del predetto appalto. I soggetti sono ritenuti responsabili a vario titolo di frode e inadempimento nelle pubbliche forniture.
Le indagini, condotte dall’ottobre 2019 al dicembre 2020, dai Carabinieri della Sezione di P.G. della Procura di Roma, hanno approfondito quanto inizialmente emerso da alcune notizie riportate da diversi organi di stampa in merito alle gravi criticità connesse con l’introduzione del nuovo sistema di raccolta con rilevamento elettronico dei rifiuti che AMA S.p.A aveva esternalizzato nell’ottobre 2018 ad operatori qualificati.
Mancata raccolta dei rifiuti
Gli accertamenti svolti hanno permesso di acclarare che a fronte dei disservizi patiti dai titolari delle attività commerciali, i quali avevano effettuato numerose segnalazioni lamentando la mancata raccolta dei rifiuti, la Roma Multiservizi, quale capogruppo del RTI aggiudicatario dell’appalto, al fine di ottenere la remunerazione prevista dal contratto, attestava la risoluzione delle problematiche lamentate, di fatto però parzialmente risolte. Nel corso degli accertamenti sono stati appurati anche diversi profili di inadempimenti contrattuali.