Carlo Buccirosso: Attore, Scrittore, Regista…”Quasi perfetto”
Giovedì scorso 25 febbraio alle 19,00 eravamo all’interno del Teatro Sala Umberto, per un appuntamento con Carlo Buccirosso
Roma, giovedì 25 febbraio alle 19,00 eravamo nei camerini del Teatro Sala Umberto, a due passi da Piazza San Silvestro, per un appuntamento con Carlo Buccirosso.
Ciao Carlo, entriamo subito in argomento, parlami del tuo Spettacolo.
Il titolo è "Una famiglia quasi perfetta" e ne sono regista, autore e protagonista insieme a splendidi compagni come Gino Monteleone, Davide Marotta, Tilde De Spirito, Peppe Miale, Fiorella Zullo, Giordano Bassetti ed Elvira Zingone. In una tranquilla villetta vivono uno psicologo, la moglie ed un figlio di 29 anni che la coppia ha adottato quando ne aveva quattro. Accade che un giorno il padre naturale, che era stato assente per più di 24 anni, per motivi che poi scoprirete, ricompare per richiedere la paternità del ragazzo provocando uno sconquasso nella tranquilla famiglia .Saremo a Roma fino al 14 marzo.
Ma Carlo, è una Commedia divertente o drammatica?
Divertentissima. Sembra una normale vicenda legata alle difficoltà che l'adozione di un figlio a volte può arrecare, ma il disordine legislativo complica ma rende esilarante una situazione che potrebbe essere facilmente risolta.
Ora parliamo di te.
Benissimo, sono nato a Napoli qualche anno fa ed ho iniziato con il Teatro nel 1976 ne "Il romanzo di un farmacista povero" di Eduardo Scarpetta per poi proseguire per una decina di anni fino al primo Film "L'ultima scena" di Nino Russo.
Ma l'incontro con Vincenzo Salemme è stato positivo per te ?
Certamente, come sono stato fortunato nell'incontrare Carlo Vanzina e successivamente Paolo Sorrentino.
Che importanza dai ai premi ricevuti tra i quali c'è anche un Oscar?
Mi fanno certamente piacere ma non sono tra i miei principali pensieri. Nel 2009 ho ricevuto il Ciack d'oro per il Film "Il divo" di Paolo Sorrentino come attore non protagonista e per le stesse motivazioni il Nastro D'argento per il Film "Song' e Napule" dei Manetti Bros e nel 2015 per "Noi e la Giulia" di Edoardo Leo, il David di Donatello. Dimenticavo l'Oscar per la "Grande bellezza" di Sorrentino perché è stato un premio comulativo.
A proposito di Sorrentino, che rapporti hai con lui?
Buoni perché se mi chiama, e spero che lo faccia ancora, vuol dire che mi stima . Caratterialmente è un Regista che quando gira si estranea totalmente da tutto ciò che lo circonda.
Torniamo a qualche, si fa per dire, anno fa. I tuoi genitori ti hanno ostacolato o aiutato quando hai deciso di fare l'attore?
Né ostacolato, né aiutato, lasciandomi fare ciò che volevo che è poi quello che dovrebbero fare tutti i genitori.
Nei tuoi progetti futuri c'è anche la regia cinematografica?
Si, mi piacerebbe ma è una responsabilità troppo grande anche perché la Distribuzione dei Films è una cosa molto complessa dalla quale può dipendere il successo o l'insuccesso. Sicuramente ci sarà ancora Teatro e poi sto valutando alcune proposte per il Cinema.
Ed ora una domanda che rivolgo a tutti gli Artisti napoletani, i tuoi rapporti con la Città?
Ottimi, perché a differenza di molti miei colleghi, pur nelle difficoltà di ogni genere che la Città presenta, ho continuato a vivere a Napoli una città che amo profondamente nonostante i grandi problemi irrisolti.
Tempo scaduto, sono le 20,30 e Carlo si deve preparare per la Commedia che io ho poi chiaramente visto. Attori bravissimi, a cominciare da uno strepitoso Buccirosso, trama attualissima e dai tanti risvolti anche psicologici con un pubblico che si è divertito tantissimo tributando numerosi applausi a scena aperta, parola mia.
* Foto di Gilda Valenza, fornite dall'ufficio stampa