Caro Battiato addio, oggi farò ascoltare le tue canzoni a mio figlio
Se ne va Franco Battiato. Ci lascia un grande artista nell’accezione più alta del termine Artista
Se ne va Franco Battiato. Ci lascia un grande artista nell’accezione più alta del termine Artista. E’ ppppppppkun aggettivo molto in voga in questi ultimi anni e molto inflazionato . Per Battiato invece assume il suo significato reale. Dietro questo appellativo ci sono molteplici immagini. Il compositore , il ricercatore , lo studioso ed il curioso.
Questo grande artista se ne va in punta di piedi come proprio negli anni ottanta entrò dentro le case degli italiani con un album ,” la voce del padrone” che portava un titolo in totale controtendenza con il suo carattere. Parlava con la musica il maestro e attraverso di essa abbiamo cantato a squarcia gola e ballato come delle canne al vento.
Ti saluto caro maestro con un ricordo personale. Avevo poco più di dieci anni , l’età di mio figlio oggi e salendo sul pullman di una gita scolastica ascoltai per la prima volta una tua canzone . Io insieme a tutti i miei compagni di classe restammo folgorati dalla tua musica. Nel breve periodo di qualche settimana, dentro ai mangianastri delle gite, nelle auto ferme ai semafori, negli stabilimenti balneari che avevano il jukebox rimbalzavano soltanto le tue canzoni. Negli anni dell’edonismo reganiano dove l’immagine prendeva il sopravvento sul contenuto tu apparivi semplice e nello stesso tempo unico nel tuo genere nell’epoca della brillantina che scolpiva i capelli e delle spalline da robot tu sceglievi la sobrietà nel comportamento e nel vestire ma le tue canzoni spaccavano le radio!
A mano a mano ci hai portato nel tuo mondo e ci hai fatto conoscere le contaminazioni tra i generi musicali . Un cosmopolitismo sconosciuto ai più ma che conquistò intere generazioni. I suoni che avvolgevano le parole e questa modalità compositiva che attingeva ai rumori del mondo. Adesso ti saluto caro maestro, non mi dilungo perché per te le parole avevano un peso ed io forse già ti avrei annoiato in questo articolo...oggi però farò ascoltare a mio figlio la tua musica perché merito uno spazio anche nella sua vita. Un giorno mi ringrazierà come io ringrazio te.
Andrea Pintucci, musicista