Caro bollette elettricità: tariffe da record. In Italia previsto aumento del 40%
In Spagna il premier Sanchez riduce l’imposta sull’elettricità da 5,1% a 0,5%
I costi dell’elettricità sono ai massimi storici. Tra le cause si annoverano l’ascesa dei prezzi delle materie prime su scala globale, la ripresa dell’economia dopo la pandemia e l’aumento delle tariffe dei permessi d’emissione di CO2.
In Spagna l’intervento di Sanchez sul rincaro bollette
In Spagna, il Governo, da oggi ha attuato un piano d’urto per aggirare il rincaro dei costi sulle tasche dei consumatori. Lo ha confermato Pedro Sanchez, il premier spagnolo, in un’intervista sul canale tv nazionale Tve, a cui ha dichiarato che la bolletta dei residenti spagnoli sulla tassa dell’energia elettrica sarà alleggerita dal 5,1% allo 0,5%; inoltre, fino alla fine del 2021, sospenderanno l’imposta del 7% sulla produzione di energia elettrica. Il tutto al fine di mantenere la promessa di far tornare i costi dell’energia ai livelli del 2018.
Sanchez ha fatto esplicitamente riferimento a quella che sarebbe la causa del problema: le compagnie energetiche che, in questo momento, stanno facendo dei profitti da capogiro. Una situazione da lui definita “inaccettabile” e sulla quale è intervenuto in prima persona, proprio abbassando i proventi di tali profitti alle aziende che “possono permetterselo” al fine di ridurre i costi dalle tasche dei consumatori spagnoli.
Un trend globale in rialzo
Il mercato dell’energia elettrica sta registrando un trend al rialzo. Dallo scorso luglio, infatti, i costi delle bollette sono in aumento e, stando a quanto dichiarato dal Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, i rincari sui costi di luce e gas potrebbero arrivare, rispettivamente, a 100 e 400 euro annui.
Perché questi aumenti? Le cause sono da ricercare innanzitutto nell’ascesa dei prezzi di materie prime su scala globale, dovuta alla ripresa dell’economia. Ma, da prendere in considerazione, sarebbe soprattutto la crescita dei prezzi dei permessi di emissione di CO2, gli Emission Trading Scheme – Ets.
Il meccanismo cap-and-trade
Il sistema di emissioni Ue si basa proprio su un principio a pagamento: le aziende possono acquistare o cedere i loro permessi secondo il metodo del cap-and-trade. Le politiche restrittive dell’Ue hanno fatto aumentare la domanda di permessi, che quindi ha registrato un boom nei prezzi dei diritti. Il costo di tali permessi è dunque non soltanto in aumento ma ai massimi storici. Le aziende, per recuperare sul rincaro prezzi, hanno quindi alzato le tariffe ai consumatori, che sono quelli che alla fine ci rimettono.
L’energia elettrica in Italia
Secondo l’Arera, si preannuncia un rincaro sulle bollette del 50% in Italia, perché la maggior parte del fabbisogno energetico è coperto dal gas, una delle fonti meno inquinanti ma allo stesso tempo tra le più care. Complici una primavera particolarmente fredda e un’estate afosa, il prezzo del gas è lievitato, poiché impiegato sia nel riscaldamento che per alimentare i condizionatori.
Le parole del Ministro Cingolani
“Lo scorso trimestre la bolletta elettrica è aumentata del 20%, il prossimo trimestre aumenterà del 40. Queste cose vanno dette, abbiamo il dovere di affrontarle” è così intervenuto Roberto Cingolani in un convegno della Cgil Liguria, a Genova. ”Nessuno mette in discussione che la transizione ecologica vada fatta il prima possibile, senza indugi e con sacrifici enormi. Ci credo eccome alla transizione ecologica, ma non può essere fatta a spese delle categorie vulnerabili” ha aggiunto, precisando inoltre che il governo è fortemente impegnato per la mitigazione dei costi delle bollette, al fine di fare in modo che la transizione verso le energie più sostenibili sia rapida e non penalizzi le famiglie.