Caro bollette, Restaini (Anci): “Giovedì protesta simbolica in molti Comuni italiani”

Lubiana Restaini, coordinatrice Consulta Anci Lazio Piccoli Comuni, si è espressa sul tema del caro bollette: “A proposito dell’emergenza causata dall’aumento dei costi dell’energia, comunico che il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ha annunciato per giovedì 10 febbraio una protesta simbolica in molti Comuni italiani. Gli aumenti colpiscono sicuramente aziende e cittadini, ma anche i Comuni, specialmente quelli più piccoli”.

Decaro: “Non si percepisce il rischio della crisi sui bilanci degli enti locali”

“Decaro ci ha detto che ‘le risposte dal governo alle nostre richieste non sono sufficienti. Evidentemente non si percepisce il rischio che questa crisi si ripercuota negativamente sui bilanci degli enti locali. E di conseguenza, sulla possibilità di erogare con continuità i servizi pubblici ai cittadini. Per questo motivo giovedì 10 febbraio, alle ore 20, molti Comuni del Paese spegneranno simbolicamente l’illuminazione di un edificio rappresentativo o di un luogo significativo per la comunità.

Speriamo – ha detto inoltre il presidente dell’Anci – che in questo modo si possa comprendere a quali rischi si va incontro se non si interverrà presto con un sostegno adeguato a coprire almeno tutti gli aumenti previsti in questi mesi. Si stima per le amministrazioni comunali un aggravio di almeno 550 milioni di euro, su una spesa complessiva annua per l’energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro‘”.

Restaini: “Giovedì monumenti simbolo al buio per 30 minuti”

“I ritardi accumulati sull’impiego delle energia alternative nei Comuni oggi si rivelano in tutta la loro portata. Credo – conclude Restaini – che molte speranze vadano affidate alla transizione energetica che nel Pnrr ha un ruolo centrale. Essa rappresenta un’occasione unica di risparmio e riconversione dei consumi per illuminazione e riscaldamento degli edifici e dei luoghi pubblici. L’invito è che si individuino monumenti simbolo e altri luoghi di riferimento dei nostri borghi e paesi, per lasciarli giovedì al buio per 30 minuti, spiegandone con i vari mezzi di comunicazione disponibili, il motivo e la richiesta di intervento integrativo sui bilanci comunali”.