Carpineto, apertura Hostarie Aldobrandine 23 agosto – 3 settembre 2017
“Hosti” e “pastorelle” in costume seicentesco saranno pronti a servire su antiche stoviglie i piatti tradizionali della cucina pastorale lepina
A Carpineto Romano dal 23 agosto al 3 settembre apriranno i battenti le cucine delle “Hostarie Aldobrandine”: “hosti” e “pastorelle” in costume seicentesco saranno pronti a servire su antiche stoviglie i piatti tradizionali della cucina pastorale lepina: pasta fatta in casa condita con sughi di carne, polenta con spuntature, salsicce, capretto, abbacchio, pecora “cotta aglio callaro”; tagliolini conditi con il ricercato tartufo nero dei Monti Lepini, verdure, vini pregevoli e, per finire, i dolci tipici tutto rigorosamente selezionato.
Un godimento a prova di palati del più esigente amante della cucina tradizionale. Un tuffo nel Seicento, nella cornice meravigliosa di un paese incastonato tra i monti e le pietre di un borgo medievale, mangiando all’aperto o dentro grotte e frantoi in disuso e riadattati allo scopo. “Le Hostarie Rionali sono un fattore oramai caratteristico di Carpineto Romano” afferma il Sindaco, Matteo Battisti “un appuntamento fisso che, da oltre vent'anni, anima le serate di fine agosto”.
“Un momento in cui il cibo e la cucina sono occasione di aggregazione e riscoperta dei valori tradizionali da condividere insieme a tutti coloro che si siederanno ai tavoli, oggi come fu nel ‘bello Stato di Donna Olimpia Aldobrandini’” aggiunge il primo cittadino. Oggi sono sette le “Hostarie Aldobrandine” che il turista troverà disseminate per il paese, una per ogni Rione storico: dall'“hostaria” seicentesca, la più antica di cui esistono testimonianze a porta Napoletana nel Rione “Jo Casteglio”, alla più moderna del Rione “Jo Moro”; da quella del Rione “Jo Laco”, detta “Pischero” per la presenza di un piccolo laghetto, alla “hostaria” in un antico frantoio del XV secolo nel rione “Jo Curso”; da quella del rione “San Pietro” con la sua “grotta del Brigante” a quella del Rione “Sant’Agostino” aperta sotto le fronde secolari dei cedri nella tenuta del Convento; a quella del rione “San Gnaco”, in un antico frantoio nel sotterraneo della chiesa di santa Maria Maggiore, oggi San Giacomo.
“Il ‘Pallio’ non è solo rievocazione storica ma un contenitore di esperienze culturali, artigianali artistiche ed enogastronomiche” conclude il Sindaco Battisti “Ringrazio tutti i volontari che ruotano attorno all’Ente Pallio della Carriera e 7 Rioni storici, al Gruppo Ippico Capreo, agli Sbandieratori e Musici e alle sartorie che a mano cuciono ogni anno gli abiti seicenteschi dei figuranti”.
E giunti a Carpineto non si può perdere l’occasione di visitare i suoi Musei e le sue Chiese, con capolavori d’arte come le lunette del Chiostro di San Pietro raffiguranti la vita di San Francesco, opera nel XVII secolo di Francesco Serbucci da Tivoli; l’esposizione degli arazzi dei Palii, una collezione d’arte contemporanea unica; l’affresco del XV secolo ispirato alla battaglia di Lepanto nella chiesa di Santa Maria del Popolo; la flagellazione di Cristo, attribuita a Giulio Romano, conservata nella Chiesa della Collegiata.
“Le hostarie dei Sette Rioni Storici sono ricche di sapori, colori e profumi legati alla tradizione popolare” dice l'Assessore alle Politiche Culturali, Noemi Campagna “un nuovo modo di fare cultura attraverso l'arte e la riscoperta delle proprie radici storico-culturali. Colgo l'occasione per ringraziare le donne di Carpineto, vero motore dell'intera manifestazione, che grazie al loro lavoro realizzano le prelibatezze culinarie delle hostarie. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, sono custodite dalle cuoche dei Sette Rioni Storici. Vi aspettiamo!”.
Le “Hostarie Aldobrandine” saranno aperte dal 23/08 al 3/09 dalle ore 19:00. Unico giorno di chiusura il 27 agosto, giorno di Sant’Agostino, festa del Santo patrono di Carpineto Romano.