Carpineto Romano ha inaugurato la XXV edizione del “Pallio della Carriera”, la storica corsa all’anello che si corre fin dal lontano XVI secolo. I festeggiamenti sono iniziati venerdì 21 luglio con l’invito “A cena dal Cardinale”, rievocazione gastronomica in costume di un sontuoso banchetto del XVII secolo, che come tradizione apre la stagione dell’Estate carpinetana. Una serata dedicata al recupero delle memorie e della tradizione del nostro territorio, la Cena del Cardinale si basa su di una ricostruzione storica fedele ed accurata di un convivio seicentesco che è entrata nel dna della comunità capinetana.
“Questa è la serata di presentazione degli eventi del Pallio della Carriera che è giunta alla venticinquesima edizione. – il Sindaco Matteo Battisti – Nei prossimi giorni si avranno altri eventi principali: dall’imbussolamento fino ad arrivare al 3 settembre con la disputa della gara equestre. Siamo soddisfatti della serata, pensiamo e speriamo che sia l’inizio di una bella edizione del Pallio della Carriera. Questa è una manifestazione di valorizzazione della nostra comunità e di tutti quelli che sono i prodotti enogastronomici del nostro territorio”.
Figura centrale della rievocazione è il Cardinale Pietro Aldobrandini, nipote di Papa Clemente VIII (al secolo Ippolito Aldobrandini) e fratello di Donna Olimpia, Signora di Carpineto, che amava chiamare il “suo bello stato”. Il Seicento è l’epoca d’oro di Carpineto, che grazie agli interventi adottati per migliorare le condizioni di vita del paese, interventi caldeggiati proprio dal Cardinal Aldobrandini, vide modificare il suo tessuto urbano, la cui opera principale fu l’ideazione e la costruzione della Chiesa di San Pietro e dell’annesso convento, affidato ai francescani, che divenne un importante luogo di studi filosofici e teologici e dove soggiornò San Carlo da Sezze.
Per questo complesso monastico, il Cardinale commissionò i due quadri esposti nella chiesa di S. Pietro di scuola caravaggesca: “Le Stimmate di S. Francesco ” di Simon Vouet e “L’Immacolata Concezione” di Fra’ Diego da Tavello, ma soprattutto il “San Francesco in meditazione” di Caravaggio (opera della quale si auspica presto la restituzione da parte delle Belle Arti) “Noi facciamo appello al Ministero e alla Soprintendenza di farlo tornare. – commenta il Sindaco Matteo Battisti – Abbiamo allestito su al palazzo Aldobrandini una sezione dove poterlo ri-ospitare qui a Carpineto”. Il cardinale Pietro Aldobrandini si fece allestire qui un appartamento ove alloggiava nelle sue visite a Carpineto e nel chiostro del convento, impreziosito da 28 lunette affrescate da Francesco Serbucci di Tivoli nel XVII secolo con la “storia di San Francesco”, era solito ricevere gli invitati.
E quest’anno, ospiti d’onore al simposio, sono stati i sindaci di Colleferro, Pierluigi Sanna, Paliano, Domenico Alfieri, Gorga, Nadia Cipriani, Labico, Danilo Giovannoli. Tra i presenti l’onorevole Renzo Carella e i Consiglieri regionali Simone Lupi, Eugenio Patanè, Daniela Bianchi e il Consigliere della città Metropolitana Massimiliano Borelli.
Il menù approntato ogni anno a rotazione dallo staff delle hostarie rionali, quest’anno è stato affidato ai cuochi del Rione “Jo Laco”, che si sono superati servendo in tavola:
I servitio freddo: frittata con erbette e tartufolo, pizzola de polenta, ricottina avvolta con ventresca, caso, pane abbrustolita con lardo
I servitio caldo: zuppa di maltagliati con ceci, porcini, e castagne – gnocci a coda de soreca fatti in casa con ragù di cinghiale
I servito di cucina: rotolo di manzo con spezzerie e tartufolo con broccoletti
Servito di credenza: Melone e pesche
Dolci: melati e ndortalicchi
Et dulcis in fundo: Moka orientale
Il convito, allietato da musiche originali del ‘600 è stato preceduto dalla sfilata del treno storico del Pallio, con il Cardinale Aldobrandini e i suoi dignitari, Donna Olimpia il suo consorte Gian Francesco Aldobrandini, il Governatore e consorte e altri scelti personaggi della vita del paese e dalla esibizione degli “Sbandieratori e Musici dei 7 Rioni Storici”. A far da intermezzo uno spettacolo teatrale, con dialoghi dal tono comico, a cura della compagnia Attori in corso. E proprio il treno storico nella sua versione più imponente, con i suoi figuranti, sfilerà nuovamente sabato 19 agosto per le vie del paese, mentre domenica 3 settembre si correrà la “Carriera”, la corsa sfrenata di cavalli barberi che ha origini medievali ed è ricordata come evento negli “Statuti e Ordinanze della Terra di Carpineto”, come confermano le testimonianze d’archivio dal XVI al XIX secolo. “Il Pallio è nato da un intuizione da parte del Professor Italo Campagna e dell’allora Assessore alla cultura Quirino Briganti. – conclude il Sindaco Matteo Battisti – Loro avevano capito le potenzialità di questa comunità dal punto di vista storico, artistico e delle tradizioni. Hanno pensato di creare una rievocazione storica nel periodo di Aldobrandini: a Carpineto in quel periodo sono state costruite chiese e monumenti”.
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