Carpineto Romano si trova nel cuore dei Monti Lepini, in un territorio prevalentemente composto da montagne a confine con le province di Latina e Frosinone e a circa 60 chilometri da Roma.
Ha origini antichissime. Nella zona sono presenti tracce neolitiche, del periodo preromano (fu terra dei Volsci) e romano: ville rustiche, cisterne e mura di contenimento in opera poligonale.
Il centro abitato odierno ha origini nell’alto Medioevo. Le prime tracce scritte della sua esistenza risalgono al 1077, anno in cui il feudo fu acquistato dalla famiglia De Ceccano.
Nel corso degli anni il possesso del feudo passò a diverse famiglie della nobiltà laziale, tra cui anche i Caetani, famiglia del pontefice Bonifacio VIII.
Nel XIV secolo arrivò l’Ordine di Sant’Agostino, che divenne il patrono della città, e fu sistemata la chiesa e il monastero omonimo che sono ancora un importante centro culturale.
Alla fine del XVI secolo il feudo fu acquistato dal Cardinale Pietro Aldobrandini, nipote di papa Clemente VIII, e da sua sorella, Donna Olimpia che ne fece un modello di “Bello Stato”, con interventi risolutivi nell’urbanistica, nell’economia agricola e pastorale e nella sanità.
Durante questo periodo Carpineto diventò un ducato e conobbe il suo periodo di maggior fioritura artistica e culturale con artisti, tra i quali Caravaggio che contribuirono ad abbellire la cittadina con chiese e opere di pregio.
Durante l’invasione napoleonica e fino all’anno 1825 Carpineto subì il fenomeno sociale del brigantaggio. In quel tempo nacque Gioacchino Pecci, in quello che oggi è il centrale e rinascimentale Palazzo Pecci, che diventò poi papa Leone XIII nel 1878. Oggi il palazzo ospita il Museo Leoniano.
Durante il suo lungo pontificato, papa Leone XIII cambiò il volto della cittadina che ebbe una nuova fioritura artistica e con la sua enciclica Rerum Novarum diede un nuovo corso alla chiesa cattolica nel Regno d’Italia.
Carpineto Romano subì gravi danni durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Oggi la vita culturale di Carpineto è fra le più attive e il suo Museo Civico accoglie molti visitatori nelle sue sezioni tematiche. La struttura è ospitata nella Reggia dei Volsci, un palazzo edificato su una precedente fortezza.
Ogni estate si svolge il famoso Pallio della Carriera che comprende una delle gare di cavalli più seguita dei Monti Lepini e del basso Lazio e che rievoca i fasti del periodo di Donna Olimpia Aldobrandini.
Carpineto è famosa per la sua Sagra del Tartufo Nero Pregiato e la Sagra della Caldarrosta. Ma non stupitevi se troverete molti piatti a base di pesce perché i carpinetani da secoli commerciano il pesce del litorale laziale distribuendolo nella vicina Valle del Sacco e mettendolo a conservare nelle naturali ‘grotte del ghiaccio’ sulla montagna.
( Testo a cura di Claudia Bettiol )
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