Anche per il 2016 verrà rinnovato il bonus fiscale da recuperare in dieci anni per chi ristruttura immobili migliorando l’efficienza energetica. Saranno riconfermate le stesse cifre del 2015, scelta politica importante e non causale: il Governo ha potuto infatti constatare che la presenza del bonus ha rappresentato uno stimolo per privati ed imprenditori spingendoli ad investire nel comparto edile ed in particolar modo a ristrutturare edifici adibiti a private abitazioni. Ottimo il successo riscontrato nel Lazio dove sono stati numerosissimi i privati che grazie agli incentivi fiscali hanno avuto la possibilità di apportare migliorie alla propria casa. Per il 2016 si prevedono dati molto incoraggianti, soprattutto per le imprese specializzate in ristrutturazioni ed ammodernamento.
Migliorare l’abitazione dal punto di vista dell’efficienza energetica diventa fondamentale per chi intende puntare ad un risparmio a lungo termine. Ma cosa bisogna fare? Per prima cosa è molto importante pensare alla facciata: fino a poco tempo fa i materiali usati per rivestire l’esterno di un’ abitazione erano plastici, mentre oggi devono essere accuratamente smantellati per varie ragioni, prima fra tutte quella di rendere la casa più calda d’inverno e più fresca d’estate. Una facciata ben curata ed ammodernata conviene sotto tanti punti di vista, rappresenta il biglietto da visita della struttura, ragion per cui un cambio di stile risulta fondamentale se, ad esempio, si pensa di mettere in vendita l’immobile e si vuole puntare ad un prezzo più alto.
Se ai fini dell’efficienza energetica sarà necessario fare un “cappotto”, ovvero un rivestimento con materiali isolanti che possono essere naturali (sughero) o plastici, poi si deve sicuramente passare alle scelte di gusto e di stile che faranno cambiare di volto l’edificio. Le idee possono essere tantissime ma scegliere i materiali per le facciate delle abitazioni rimane comunque un fattore importante. Ad esempio, chi vuole ammodernare una villa, ha davanti a sé diverse scelte, anche se quella più azzeccata risulterebbe quella dei rivestimenti in pietra o marmo.
Rivestimenti in pietra per migliorare efficienza energetica
di Architekturbüro HOFFMANN /Homify
I rivestimenti in pietra regalano alla facciata un tocco d’arte straordinario: eleganza e raffinatezza unita al pregio di non dover fare troppa manutenzione, se non la pulizia da smog. Sono ideali per garantire un migliore isolamento acustico e sopratutto eliminano l’umidità. Le soluzioni di stile possono essere differenti ed ogni pietra da rivestimento ha la sua tonalità che va dal grigio ardesia al rosa del marmo.
Rivestimenti in calcestruzzo l’economico contemporaneo
di © Sandra Pereznieto/Homify
Una facciata ben coibentata con uno stile contemporaneo è quella in calcestruzzo. Adatta per una villa singola come per un palazzo, sembra essere una delle più amate dall’architetto di oggi. Tonalità tra il grigio ed il bianco e particolari lavorazioni di texture, fanno apparire l’edificio al passo con i tempi, senza comportare una spesa eccessiva; inoltre anche questa soluzione prevede pochissima manutenzione ed è dunque la soluzione ideale per chi non intende dover rinnovare la facciata dopo pochi anni.
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