Case, aumento canoni d’affitto ad aprile: la provincia di Latina fa registrare un + 13%
Il portale immobiliare Idealista ha pubblicato un report sui canoni di locazione in Italia e ha evidenziato un aumento pari al 3,1% su scala nazionale
Il mese di aprile 2023 si è chiuso con un aumento dei canoni di locazione lungo tutto lo stivale. Idealista, portale immobiliare, ha pubblicato l’ultimo report che ha evidenziato un’impennata pari al 3,1% su scala nazionale e una variazione su base annua che registra l’aumento storico del 10,1%. In provincia di Latina l’incremento dei canoni di affitto si staglia al 13%.
Andamento del mercato immobiliare in Italia
Il dato nazionale sull’andamento del mercato immobiliare fa registrare gli aumenti più significativi in tre regioni: Calabria (9,4%), Marche (7,4%) e Liguria (5,1%). Per altre quattro regioni l’incremento appare invece più moderato, ma pur sempre al di sopra della soglia del 3,1%: Valle d’Aosta (4,1%), Lazio (3,6%), Sardegna e Puglia (3,3%).
Per quel che concerne invece i ribassi i più significativi si segnalano in Trentino-Alto Adige (-3%), Molise (-1,4%) e Basilicata (-1,3%). Bene anche i dati del Friuli-Venezia-Giulia e dell’Umbria che fanno registrare rispettivamente un -0,9% e -0,1%.
I prezzi di mercato
Sono stati posti sotto la lente d’ingrandimento anche i prezzi di mercato che hanno mostrato una diversificazione su scala nazionale da rimarcare. La Valle d’Aosta è risultata essere la regione più cara in Italia con i suoi 18,2 euro/m2 mentre Toscana e Lombardia seguono a 16,8 euro/m2 e 16,6 euro/m2.
Sopra la media ci sono anche l’Emilia-Romagna (15,4 euro/m2), Trentino-Alto Adige (14,1 euro/m2) e il Lazio (12,8 euro/m2). Per il resto delle regioni italiane il dato appare più contenuto e il Molise, con i suoi 6 euro mensili, risulta essere la più economica per gli affittuari italiani.
Il dato sui mercati provinciali: Latina +13,4%
I dati sui mercati provinciali fanno registrare incrementi piuttosto marcati in 73 province italiane su 104 totali. A riprova di questo si segnalano gli aumenti di Crotone (28%), Latina (13,4%), Macerata (12,1%), Grosseto (12%) e Pesaro-Urbino (11,8%).
Spostando l’attenzione sui mercati provinciali che gravitano attorno ai grandi centri metropolitani le maggiori impennate si registrano a Bologna (5,9%), Roma (2,8%), Torino (2,1%) mentre Napoli e Milano 1,1%.