Caso Lotito, ira del sindaco di Frosinone: “Via la scorta”

“Un uomo che sputa veleno come ha fatto lui non merita la scorta. Sul Frosinone ha fatto considerazioni becere”

"Le dichiarazioni di Lotito riportate dalla stampa nazionale, se corrispondessero al vero, dovrebbero porre con urgenza la questione della opportunità o meno di continuare a concedere la scorta ad un uomo che sputa veleno sulla parte più nobile del calcio italiano, oltre che sulle realtà e le istituzioni locali". Lo si legge in una nota del sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani.

"Il Frosinone calcio, che opera grazie agli investimenti del patron Stirpe, e la stessa città di Frosinone, ove vivono persone di grande dignità umana e sociale – prosegue il primo cittadino del capoluogo ciociaro – respingono al mittente le considerazioni becere di chiunque tenti di offuscare l'immagine e la storia del nostro territorio. La trascrizione della telefonata mostra un approccio inquietante e padronale verso l'organizzazione del mondo calcistico da parte del presidente di una squadra di calcio che, peraltro, dovrebbe veicolare la migliore immagine del territorio laziale in tutta la nazione e nel mondo, ignorando che il Comune di Frosinone, al pari di altri, è uno dei cinque capoluoghi della Regione che porta il nome della squadra capitolina".

"A questo punto – conclude Ottaviani – la mia solidarietà personale ed umana va indirizzata anche a quei tifosi della Lazio che la domenica comprano il biglietto, o che pagano l'abbonamento, i quali in queste ore hanno ricevuto un forte danno d'immagine da parte del loro presidente,  soprattutto allorquando molti di questi tifosi risultino residenti in provincia di Frosinone. Del resto, anche per uno come lui che spesso ricorre ad espressioni in latino, invero più maccheronico che non classico, vale il principio secondo il quale "semel in anno licet insanire", soprattutto nel periodo delle maschere di carnevale". 

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