C'è grande incertezza tra gli avvocati, soprattutto i più giovani, sul nuovo regolamento della Cassa Forense, dopo la bocciatura dello stesso da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. In particolare, il Ministero ha posto il veto sul comma 8 dell`art. 21 della Legge n.247/2012, che dispone la contestuale iscrizione alla Cassa per chi si iscrive agli Albi.
Sul tema ci aiuta a fare chiarezza l'Avvocato Giulio Nevi, delegato di Cassa Forense per il distretto del Lazio nonché componente dal 2009 sino al gennaio 2014 del Consiglio di Amministrazione.
Come si sta muovendo la Cassa dopo il no del Ministero al comma 8 dell`art. 21 della Legge n.247/2012?
“L’interesse che suscita il regolamento ex art. 21 nell’avvocatura è compatibile in considerazione delle rilevanti implicazioni che comporta la sua approvazione. In verità il Ministero vigilante con la sua nota non ha bocciato il regolamento ma, pur manifestando perplessità circa la scelta di effettuare delle modifiche permanenti e non contingenti e limitate all’ingresso dei circa 50.000 colleghi iscritti agli albi ma non alla Cassa, ha imposto dei correttivi quasi integralmente recepiti dal comitato dei delegati".
Quando è prevista l'entrata in vigore del regolamento della Cassa Forense? E il contributo minimo di circa 850 euro l'anno riguarderà gli iscritti all'albo degli avvocati già per l'anno in corso?
"La modifica più significativa riguarda proprio l’entrata in vigore del regolamento che, con ogni probabilità verrà approvato dai Ministeri a brevissimo e entrerà in vigore dal 2014. Di conseguenza i nuovi minimi contributi entreranno in vigore già dal 2014 anche se verranno incassati dai neo iscritti probabilmente l’anno successivo".
Ci sarà una compagna di comunicazione/informazione dei vari Ordini professionali e della Cassa per "avvertire" gli avvocati e dare così modo a quest'ultimi di decidere se confermare o meno la propria iscrizione all'albo?
"La comunicazione con gli iscritti è un punto di vitale importanza per Cassa Forense. Il ruolo degli ordini è in questo senso determinante. Cassa Forense farà di tutto non solo per pubblicizzare il regolamento e spiegarlo nel dettaglio, ma a livello locale, sia nei grandi centri che nella provincia, gli ordini e le associazioni forense anche utilizzando i delegati del territorio, dovranno organizzare eventi per illustrare le novità e le opzioni che ogni iscritto potrà esercitare. Il regolamento licenziato da Cassa Forense è, sia sotto il profilo previdenziale che assistenziale, molto generoso nei confronti degli iscritti".
Dunque, cosa devono aspettarsi i giovani avvocati dal nuovo regolamento della Cassa?
"Il regolamento deve essere visto dai colleghi come una opportunità, senza ostilità preconcetta ma con la consapevolezza che ciascuno di noi deve essere l’artefice della propria pensione costituendola sin dai primi anni di lavoro”.
In sintesi, dunque, il nuovo regolamento che imporrà un minimo contributivo, a prescindere dal reddito, entrerà in vigore entro l'anno, con decorrenza dal 1 gennaio 2014. Gli avvocati, tuttavia, verranno tempestivamente avvisati sia dall'ordine a cui sono iscritti sia dalla Cassa ed avranno la discrezionalità di cancellarsi dall'Albo (entro un termine stabilito) se non vorranno pagare (già dal 2014) il contributo minimo per l'iscrizione alla Cassa Forense.
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