Cassa integrazione, intesa Regione Lazio Poste Italiane
Lo ha dichiarato l’Assessore regionale al Lavoro e Formazione Claudio Di Berardino
Cassa integrazione intesa Regione Lazio Poste Italiane. E’ quando affermato dall’Assessore regionale al Lavoro e Formazione Claudio Di Berardino in una nota stampa congiunta con il capo di Gabinetto Albino Ruberti.
Cassa integrazione Lazio. La nota delle istituzioni
«Abbiamo sottoscritto un’intesa con Poste Italiane per rendere operativa la possibilità di anticipazione sociale del trattamento di cassa integrazione in deroga tramite gli sportelli postali del Lazio. Da parte nostra ringraziamo la società per la celerità e la sensibilità dimostrate. Come Regione abbiamo fornito una password di accesso per la verifica che l’erogazione della CIGD sia stata autorizzata per il lavoratore richiedente, nonchè il rilascio delle credenziali di accesso e l’elenco delle aziende autorizzate a godere dell’ammortizzatore sociale».
Lazio regione di testa per la gestione delle domande cassa integrazione
Negli scorsi giorni, in merito alla cassa integrazione in deroga per la regione Lazio, l’Assessore Di Berardino ha affermato che «Il Lazio è la regione di testa per autorizzazione delle domande di cassa integrazione in deroga lavorate e inviate all’Inps per la liquidazione. Da subito abbiamo creato un’apposita task force per gestire la mole di pratiche. Abbiamo da tempo inviato all’Inps le oltre 30 mila domande coperte dal primo decreto di riparto delle risorse assegnate dai ministeri del Lavoro e dell’Economia (144,4 milioni di euro)».
«Entro venerdì autorizzeremo anche tutte le pratiche relative al secondo riparto, che – come ci attendiamo- dovrebbe essere emanato a giorni. La conferma della bontà del nostro lavoro è riconosciuta anche dalle rilevazioni dell’Inps, che nel report aggiornato al 23 aprile stima un totale di domande decretate per il Lazio pari a 30.840 su un totale nazionale di 71.190».
«La situazione aggiornata delle domande, al momento, è la seguente: abbiamo ricevuto 63.724 domande per un totale di 162 mila lavoratori. Al momento l’impegno complessivo stimato è di 298,2 milioni di euro, di cui 144,4 già assegnati col primo decreto di riparto».