Cassieri e addetti nei supermercati: i dimenticati al tempo del Coronavirus
“Non vogliamo certo paragonarci a medici e infermieri in prima linea ma anche noi offriamo un servizio a rischio”
Siamo tra i dimenticati, in questo periodo dove il Covid-19 sta flagellando il nostro paese e il resto del mondo, non una parola o un grazie da parte delle istituzioni o dei clienti stessi, che vengono tutti i giorni a fare la spesa, riempiendo i carrelli come se non ci fosse un domani. Io e gli altri miei colleghi tutti i giorni andiamo a lavorare, sapendo di essere anche noi in prima linea, certo non come i medici e gli infermieri, che in questo momento lottano 24 ore su 24 con turni massacranti nel cercare di salvare più vite possibili, ma noi siamo lì a cercare con una battuta e un sorriso di sdrammatizzare la paura del virus e a dare un servizio comunque fondamentale in questo momento così difficile. Ma cari imprenditori, proprietari e gestori di supermercati, aziende e istituzioni, per metterci in condizione di dare questo servizio dovete darci le giuste e adeguate protezioni.
Non si può portare la stessa mascherina per una settimana, quando andrebbe cambiata almeno ogni due ore, non si può stare senza guanti di lattice, non consegnati, ma fortunatamente nel nostro supermercato ne avevamo una buona scorta, non si può stare senza gel sanificante, e senza che i locali in cui lavoriamo abbiano una sanificazione giornaliera.
Questo è far diventare gli addetti e cassieri dei supermercati carne da macello. Ho cercato di lanciare l'allarme, ho chiesto aiuto, ma finora rimango inascoltato. Poi come non parlare dell’inciviltà e dell’ignoranza di chi entra nei nostri supermercati? Non capisce il metodo degli ingressi scaglionati e si lamenta, se non sei lì a ricordargli di indossare i guanti monouso che gli forniamo non lo fanno, se gli ricordi di adottare le distanze di sicurezza si infastidiscono, a volte mi domando se queste persone guardano un telegiornale o leggono un giornale. Non comprendono la gravità del momento in cui stiamo vivendo o la loro più grande preoccupazione è quella di non aver trovato la farina…
Non riescono a capire che non si può venire come prima al supermercato con moglie e marito che entravano, adesso il decreto legge impone una sola persona per nucleo familiare a fare la spesa. Ma provate a farglielo capire. C'è pure chi porta con sé i bambini. Vedo le stesse persone che vengono almeno tre volte al giorno, anche per comprare cose inutili, non si è immuni dal virus se si esce inutilmente per venire al supermercato e non vendiamo il vaccino, mettetevelo bene in testa.
Nonostante si sia deciso da oggi 18 marzo di ridurre l’orario di chiusura di un’ora il pomeriggio e la domenica stare chiusi mezza giornata, per alcuni supermercati ritengo che non vada bene, avrei trovato giusto chiudere la sera alle 18.00 e la domenica di stare completamente chiusi, avrebbero dato la possibilità a noi di tirare un po’ il fiato e stare con le nostre famiglie, ma d’altronde a noi, chi ci considera?