Nella serata di ieri, a Cassino, i militari del NORM della locale Compagnia, nel corso di predisposti servizi finalizzati al controllo del territorio ed in particolar modo a reprimere i reati predatori, traevano in arresto per il reato di “incendio doloso in concorso” un 36enne, già censito per reati contro il patrimonio, evasione e stupefacenti ed un 27enne, già censito per reati inerenti gli stupefacenti, lesioni personali e porto di armi, nonché oggetti atti ad offendere, entrambi del posto.
Alle ore 20.00 circa di ieri, perveniva alla Centrale Operativa di quella Compagnia, una richiesta d’intervento da parte di una donna la quale asseriva che il figlio fosse stato brutalmente malmenato da due persone. L’operatore di turno provvedeva immediatamente a far intervenire una pattuglia presso l’abitazione della richiedente, per constatare la veridicità dei fatti raccontati. Ivi giunti avevano modo di notare che effettivamente il figlio della richiedente presentava il volto tumefatto con evidenti perdite di sangue dal naso. Provvedevano a richiedere l’intervento di un’ambulanza per far trasportare il malcapitato presso il pronto Soccorso dell’Ospedale di Cassino ove i sanitari di turno gli riscontravano ferite guaribili in gg. 20 s.c..
Nell’occorso il giovane non forniva alcuna indicazione circa l’identità dei soggetti che l’avevano malmenato, riferendo solo di aver litigato per futili motivi, mentre la madre, in preda alla disperazione, forniva agli operanti elementi utili per l’identificazione degli aggressori. Nel contesto delle ricerche dei fuggitivi, una pattuglia del NORM nel transitare nei pressi di un noto complesso di case IACP di Cassino, veniva attirata da un improvviso bagliore di fiamme che si sprigionavano da un prefabbricato adibito a magazzino e contestualmente notavano scappare una persona verso un’autovettura parcata poco distante, pertanto si frapponevano davanti all’autovettura sospetta ove nel frattempo il fuggitivo era salito a bordo, bloccandogli la via di fuga.
Subito dopo intimavano agli occupanti, identificati nei due arrestati, di scendere dall’autovettura e questi vistosi scoperti, senza ancora che i Carabinieri gli contestassero qualcosa, andavano in escandescenza. Era evidente che i due cercassero di richiamare l’attenzione di parenti e/o eventuali complici, al fine di creare bagarre per sottrarsi all’arresto. Nella circostanza i militari operanti riscontravano che i due emanavano un forte odore di benzina e che presumibilmente avevano poco prima appiccato le fiamme al predetto deposito. Contestualmente si provvedeva a bloccare i due e far intervenire celermente i Vigili del Fuoco di Cassino, che unitamente ai militari riuscivano a domare le fiamme, evitando così che si propagassero ai vicini garage ed alle autovetture parcheggiate nei pressi.
Vicino al deposito veniva rinvenuta una tanica in plastica, sottoposta a sequestro, utilizzata per il trasporto del liquido infiammabile. Stante la flagranza i due fermati venivano tratti in arresto e dopo le formalità di rito tradotti presso la locale Casa Circondariale. Nel corso della redazione degli atti di P.G. i Carabinieri accertavano che il movente dell’incendio era dovuto ad una ritorsione verso il proprietario del magazzino, ritenuto responsabile di aver avvisato i Carabinieri dell’aggressione subita dal figlio dopo la lite
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