CASTEL SAN PIETRO ROMANO – Ancora un episodio gravissimo di violenza sulle donne, l’ennesimo che, purtroppo, sembra evaporare il giorno dopo nel nulla di fatto. Nonostante l’immediata identificazione del denunciato e il coinvolgimento delle massime autorità locali, infatti, i provvedimenti tardano ad arrivare.
I fatti: sabato scorso alle 13:30, sulla strada provinciale 58A, che da Castel San Pietro arriva a Capranica Prenestina, scarsamente trafficata a quell’ora, una giovane della zona intenta a fare una passeggiata è stata prima fermata, poi palpeggiata e aggredita da un uomo. Quest’ultimo, sembrebbe di nazionalità egiziana, avrebbe così inseguito la giovane, per poi masturbarsi in sua presenza.
La ragazza ha quindi fermato un’automobile di passaggio su cui era presente un milite in borghese che, compresa la situazione, ha riaccompagnato a casa la malcapitata. Probabilmente l’uomo colpevole dell’aggressione è già conosciuto dalle forze dell’ordine di Palestrina, le stesse che hanno raccolto, il giorno successivo, una circostanziata denuncia circa l’accaduto. L’uomo sembrerebbe già conosciuto anche a Capranica Prenestina, e non certo per lodevoli azioni. Nessun pentimento per lui, né contrizione: sembra invece che il ragazzo continui tutt’ora a percorrere quella via ogni giorno, forse cercando una nuova vittima, nonostante i probabili ammonimenti delle forze dell’ordine.
La denuncia, raccolta dai carabinieri di Palestrina e inviata al magistrato competente, attende ora che si sviluppino i conseguenti provvedimenti. Sarebbe necessario, inoltre, se non urgente, sedare le inquietudini e l’allarme che si è naturalmente diffuso tra la popolazione di Palestrina e Castel San Pietro. I cittadini, infatti, stanno vivendo le loro giornate con la paura che deriva dalla consapevolezza che un potenziale violentatore si aggiri per le vie delle città prenestine.
Da controllare però, sarebbe tutta la strada che conduce fino a Guadagnolo. Quest’ultima è infatti un sentiero per ciclisti, podisti e semplici camminatori, mentre il sabato e la domenica si trasforma in un vero e proprio circuito motociclistico. Gli spregiudicati guidatori che s’inerpicano per i tornanti, scendono a folle velocità fino a lasciarci la pelle, almeno uno o due ogni anno. Inoltre, l’intera area, anche in vista dell’estate, andrebbe vigilata più intensamente, dato che è un probabile snodo di traffici illeciti. Complici le tenebre, infatti, e gli ampi spazi raggiunti dalle strade, la zona consentirebbe l’operatività di manovalanza della malavita proveniente dalla capitale e dal suo hinterland.
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