Castello Banfi Cantina dell’anno 2017 e 2 ristoranti al gusto di Toscana
Con l’arrivo dell’autunno non può mancare una visita fra le colline della splendida campagna toscana, in Val D’Orcia, a Castello Banfi
Con l’arrivo incipiente dell’autunno non può mancare una visita fra le colline della splendida campagna toscana, dove il paesaggio della Val d’Orcia fa da sfondo a uno di luoghi più eleganti e suggestivi della regione: la tenuta Banfi a Montalcino. Tra i dieci più lussuosi hotel italiani nella classifica 2017 stilata da Tripadvisor, offre una qualità ricettiva straordinaria e un’ indimenticabile esperienza enogastronomica con i suoi due ristoranti. Quasi 3000 ettari di proprietà totale, di cui 400 vitati a Sangiovese, 170 riservati alla produzione di Brunello e 30 per il rosso di Montalcino, nella tenuta del Castello Banfi, azienda che rappresenta la storia del Brunello di Montalcino. La realtà del Brunello di Montalcino, Castello Banfi, quest’anno è stata premiata come “Cantina dall’Anno – Gran Vinitaly 2017” premio speciale della guida “5Star Wines the Book 2017”, realizzata da Vinitaly, la prima guida di una fiera internazionale del vino.
Soggiornare o pranzare al Castello Banfi – Il Borgo, ma anche fare una semplice visita all’interno del Borgo o vedere la splendida enoteca, con annesso wineshop, possono essere delle esperienze uniche in cui assaporare i vini Banfi e immergersi nello charme dell’esclusivo Borgo e nella bellezza tipica della Toscana che giustamente gode di tanto turismo internazionale. Arrivando in automobile si ha l’epifania di un luogo di altri tempi: un castello che sorge su un’ altura ai cui piedi si estendono ettari ed ettari di rigogliosi vigneti e tutt’attorno le colline della campagna senese. Mentre per chi volesse visitare il comune di Montalcino, è facilmente raggiungibile a pochi chilometri di automobile. La famiglia Mariani è partita nel lontano 1967 dall’Emilia Romagna per esportare il Lambrusco delle Cantine Cooperative Riunite, che in pochissimi anni è diventato il primo vino importato in America.
Fondata dai fratelli italoamericani John e Harry, oggi l’azienda è condotta dai rispettivi figli Cristina e James Mariani, la prima annata fu del 1978, un’uscita riservata esclusivamente agli Stati Uniti. La Cantina di Montalcino venne aperta nel 1984, successivamente, nel 2000, viene aggiunta un’altra parte. Concepita come cantina visitabile, unica nel suo genere all’epoca della sua inaugurazione, precorse i tempi dell’arrivo dell’enoturismo. Ancora oggi resta tra le cantine più grandi della Toscana, con un concetto di qualità legato alla quantità e con l’epicentro della sua produzione nel Brunello. Un concetto, quello che lega la qualità alla quantità della produzione, innovativo e non facile da assimilare, ma da anni è una scommessa invidiabile per tantissime aziende, perché è una scommessa audace e vinta.
E se è vero che i numeri contano, nel 2016 la Banfi ha fatturato quasi 70 milioni di euro.
Con oltre 12 etichette di vini, due grappe e un’acquavite di moscato, la Banfi convoglia principalmente la produzione sui rossi e naturalmente sul Brunello. L’antico borgo in pietra fu costruito nel 1700 attorno alle mura e alle torri del Castello di Poggio alle Mura, quest’ultimo risalente tra il IX e il XIII secolo, per accogliere i contadini che lavoravano per gli aristocratici proprietari. Attualmente il bellissimo Castello Banfi il Borgo ospita al suo interno 2 camere e 12 suites e Junior suite, una piscina all’aperto con vista panoramica mozzafiato e ben due ristoranti; un autentico chateau relais dell’eccellenza italiana.
Il ristorante dell’ora di pranzo, la Taverna Banfi, è ubicato sotto le volte di quelle che un tempo erano le vecchie cantine del Castello e in cui riposavano le grandi botti di legno impiegate per l’affinamento del Brunello di Montalcino. È il ristorante che basa la sua cucina di qualità eccellente sui piatti della tradizione toscana corroborata dai vini Banfi, naturalmente.
Per la cena, invece, ci si sposta nella raffinata Sala dei Grappoli, il ristorante gourmet del Borgo Banfi. Propone un menu stagionale che si basa sulla rielaborazione dei piatti toscani e della cucina italiana. Immancabili i vini della Banfi. La completezza dell’offerta della Sala dei Grappoli: accoglienza, servizio, qualità delle materie prime, la mise en place, merita il sigillo della Michelin, anche con una doppia stella. Vi invitiamo a provare appena possibile.
Questo è l’augurio che facciamo allo staff e all’azienda Banfi, perché ci si sente davvero re e regine nel Castello Banfi-Il Borgo.