Decorsala notte, a Ferentino, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Anagni, nell’ambito di mirati servizi preventivi di controllo del territorio, arrestavano un 35enne ed un 34enne responsabili di furto di rame, entrambi frusinati e gravati da pregiudizi penali per reati contro il patrimonio e la persona. I militari operanti sorprendevano i due in possesso di consistente materiale in rame e ferro, occultato all’interno del proprio autoveicolo e asportato poco prima dai medesimi all’interno dalla locale fabbrica dismessa. Il veicolo e gli arnesi atti allo scasso venivano sottoposti a sequestro mentre la refurtiva, interamente recuperata, veniva restituita agli aventi diritto. L’azione predatoria commessa in siti industriali dismessi ed abitazioni isolate ubicate nella giurisdizione della Compagnia Carabinieri di Anagni viene attenzionata dai militari della Città dei Papi sempre attivi e vigili sul territorio.
In data odierna, a Cassino, i Carabinieri della locale Stazione, a conclusione accertamenti, deferivano in stato di libertà, alla locale Procura della Repubblica, per i reati di ‘porto abusivo di armi bianche in luogo pubblico e ubriachezza’, un 63enne del cassinate già censito per analoghi reati e per i reati di atti osceni e detenzione di materie esplodenti. L’uomo, nel corso della serata del 28 maggio scorso, in evidente stato di ubriachezza e armato di un’ascia, in un bar del centro abitato aveva minacciato i clienti che, impauriti, avevano richiesto l’intervento dei Carabinieri. Alla vista dei militari intervenuti, il 63enne si allontanava velocemente per disfarsi dell’ascia che, nonostante le ricerche, non è stata ancora rinvenuta.
Nella giornata di ieri nel cassinate i militari della Compagnia di Cassino denunciavano due coniugi in stato di libertà, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Roma, per il reato di abbandono di minore degli anni 14, poiché avevano lasciato che il loro figlio, di anni 6, si allontanasse dall’abitazione ove dimoravano, senza accorgersene. Il bambino era stato visto piangere da numerosi passanti che, considerato che lo stesso non era stato in grado di fornire informazioni circa i propri genitori, lo accompagnavano presso la Caserma dei Carabinieri. I militari, dopo averlo tranquillizzato e consolato, si adoperavano per risalire all’individuazione dei genitori che, grazie alle poche indicazioni che il bambino forniva loro, venivano rintracciati presso la propria abitazione. I Carabinieri accertavano, inoltre, che il bambino si era già allontanato da casa anche altre volte ed era stato riaccompagnato a casa da amici e/o conoscenti.
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