Cedolino pensioni, cresce l’importo ma non per tutti | Ecco chi riderà ad agosto: svolta incredibile per milioni di italiani
Aumenta la pensione ma non per tutti: ecco chi sono i fortunati
A partire da agosto, per molti italiani che ricevono la pensione ci saranno delle belle notizie. Già a luglio, in effetti, molti pensionati si sono visti recapitare un cedolino più consistente, arricchito dalla quattordicesima mensilità che, come ai lavoratori dipendenti, viene erogata anche a loro.
Gli importi, però, continueranno ad essere alti anche nel mese di agosto. Le pensioni, disponibili a partire dal 1° del mese per chi le riceve sul conto bancario e anche per chi le ritira in ufficio postale, saranno infatti arricchiti dai conguagli derivanti dalla dichiarazione dei redditi, specialmente dal modello 730.
In realtà, però, non tutti riceveranno i conguagli nel mese di agosto: tutto dipende dalla tempestività con cui è stato compilato e presentato il modello 730 o, comunque, la propria dichiarazione dei redditi.
Chi riceverà il conguaglio del 730 già ad agosto
I primi a ricevere le detrazioni derivanti dal modello 730 sono i pensionati che hanno presentato la dichiarazione dei redditi entro il 20 giugno 2024: questi, infatti, le vedranno direttamente nel cedolino del prossimo mese, ritirabile già a partire da giovedì della prossima settimana. Se invece la dichiarazione è stata inviata entro il 15 luglio, allora il rimborso verrà accreditato e settembre. Andando avanti, quindi, se il modello 730 è stato presentato tra il 16 luglio e il 31 agosto, il conguaglio verrà elargito ad ottobre e, infine, per chi invia la dichiarazione entro il 30 settembre il rimborso arriverà a novembre.
Inoltre, chi ha un credito superiore a 4mila euro potrebbe dover aspettare ulteriormente, così come chi ha inviato la dichiarazione senza un sostituto di imposta: in questi casi, infatti, sarà l’Agenzia delle Entrate stessa ad occuparsi del pagamento.
Conguagli, trattenute e addizionali
A fine dell’anno scorso, sono state ricalcolate le ritenute fiscali come l’Irpef e le addizionali comunali e regionali sulla base delle prestazioni pensionistiche erogate dall’Inps stesso. Nel caso in cui, durante l’anno, le trattenute siano state inferiori a quanto dovuto, l’Inps starebbe già recuperando le differenze dalle pensioni di gennaio e di febbraio: questo prosegue anche nei ratei successivi fino al saldo del debito.
La rateizzazione del debito, per chi è in pensione ed ha un reddito annuo fino a 18mila euro, può essere estesa fino a novembre 2024.