Centrale nucleare di Borgo Sabotino, sarà deposito unico per le scorie?
Da 4 anni Sogin ha segnalato agli enti pubblici l’inquinamento delle falde interne al perimetro dell’ex centrale nucleare da cloruro di vinile
Da 4 anni Sogin ha segnalato agli enti pubblici l'inquinamento da cloruro di vinile delle falde interne al perimetro dell'ex centrale nucleare. Dopo la conferenza di servizi del 17 marzo del 2016, nessuna informazione è arrivata ai cittadini per chiarire la situazione e cioè se Sogin abbia adempiuto alla richiesta dell'Arpa Lazio riguardo al progetto di contenimento e della verifica della falda. Sappiamo solo che il comune di Latina ha emesso l'ordinaza di divieto dell'uso dell'acqua dei pozzi di zona ai fini della potabilità. Durante l'apertura al pubblico della centrale del maggio 2017 è stato mostrato ai cittadini il sito per il deposito temporaneo di scorie, che secondo i programmi dovrebbe contenere le scorie dal prossimo mese di ottobre. L'Italia è sotto procedura di infrazione per non aver ancora individuato il deposito unico nazionale di scorie radioattive di cui poco si sa, tra fattori escludenti e di compatibilità ambientali.
Oggi la Provincia di Latina ha pubblicato nell' Albo Pretorio la valutazione ambientale strategica relativa al programma nazionale per la gestione del combustibile nucleare esaurito e di rifiuti radioattivi. La Provincia di Latina ritiene di poter condividere gli obiettivi e i contenuti relativi al trattamento dei fanghi e dei rifiuti solidi e dei liquidi radioattivi nel sito della centrale di Latina come locazione di deposito nazionale. Come sempre queste notizie arrivano senza alcun dibattito e condivisione con la comunità dei cittadini e questo fa sì che si abbia la strada spianata per far arrivare le scorie radioattive nazionali con decisioni già prese e imposte dall'alto e tutto nell'assoluto silenzio del comune di Latina.