Con questo articolo si conclude il nostro viaggio gastronomico nel quartiere Eur/Ostiense, a sud di Roma. E oggi vogliamo raccontarvi la storia di una pasticceria tradizionale, ma non troppo! Siamo in compagnia di Chiara Caruso, palermitana di nascita, ma innamorata di Roma sin da bambina.
Chiara si trasferisce proprio a Roma a 23 anni e diventa restauratrice iniziando così a respirare arte. Nel 2010 apre un blog di cucina, per aiutare la sorella poco avvezza ai fornelli ma questa diventa un’occasione per entrare in contatto con il mondo enogastronomico e per capire quale fosse la sua vera vocazione. Si ispira soprattutto alle sue due nonne, Ines e Ada da cui ha ereditato la passione per la cucina o meglio la sua “forma d’amore per gli altri”!
Dopo anni di avventure, vicende professionali e personali che l’hanno segnata, finalmente decide di aprire Cafè Merenda. E’ l’8 novembre 2016 quando nasce un luogo di profumi, ricordi, sapori, tradizioni e soprattutto di incontro. Cafè Merenda è un luogo dove la parola “purtroppo” non esiste, un luogo dove è possibile trovare torte molto scenografiche e al tempo stesso pane, burro e marmellata. Uno spazio dove incontrarsi, scambiarsi opinioni o ricette; raccontarsi storie o scambiarsi tradizioni. Chiara si prende cura e considera famiglia chiunque voglia condividere la sua filosofia di accoglienza e convivialità. Cafè Merenda è presente sulla guida “Pasticceri e pasticcerie 2021” del Gambero Rosso con 2 torte oltre ad essere premiata dalla Pecora Nera tra “Le migliori pause golose 2021”!
Ciao Chiara, hai sempre pensato di fare la pasticcera? Qual è stato il tuo percorso?
Cafè Merenda è nato come un figlio, un figlio che non ho avuto. Io sono laureata in restauro, avevo un laboratorio e lavoravo nei cantieri poi a gennaio del 2012 è morta mia figlia all’ottavo mese di gravidanza, morte alla quale poi sono riuscita a dare un senso ma in quel momento è sceso il buio più totale! A luglio di quell’anno mio marito apre una gelateria Vice e mi chiede di aiutarlo. Mia figlia mi ha insegnato a guardare sempre avanti così accetto, anche se ancora piena di rabbia ed in un contesto per me completamente nuovo.
Immediatamente decido di dare un taglio al mio passato, ad iniziare dai lunghissimi capelli, e di buttarmi a capofitto in questa nuova avventura diventando la direttrice e portando la gelateria ad ottimi risultati! In seguito faccio un corso di pasticceria, la mia vera passione, e riesco ad aprire Cafè Merenda, ovvero un luogo che mi rispecchi totalmente, sia come proposta che esteticamente. Non facevo nulla di quello che fanno le pasticcerie classiche, facevo pane, burro e marmellata; crostate e ciambelloni anche se mi prendevano tutti per matta. Inizialmente pensavo di arrivare subito sulle guide, invece non è successo e questo mi ha fatto abbassare le penne e centrare l’obiettivo.
Ho avuto un incontro molto importante con Giuliano Peliconi, tecnico del Mulino Mariani, che mi ha fatto capire l’importanza ed il rispetto per la farina. Da quel momento ho avuto un’evoluzione continua iniziando a far parlare la farina nelle mie produzioni, anche a discapito degli aromi, a volte.
Perché definisci la tua pasticceria la tua “forma d’amore per gli altri”?
Io sento molta responsabilità in quello che faccio, non dobbiamo deludere le aspettative dei clienti. Ad esempio, ho creato una linea di torte che ho chiamato Gentili, molto particolari, sono torte uniche, produzioni singole e questa idea nasce perché a me hanno rovinato la torta del matrimonio. Credo sia giusto ascoltare le esigenze del cliente e dare il massimo per accontentarlo.
Finalmente, dopo una breve parentesi, stai per tornare nel tuo quartiere, in zona Gazometro. Come sarà il nuovo Cafè Merenda? Che proposta offrirai ai tuoi clienti?
Innanzitutto, voglio essere chiara e trasparente! La mia lista degli ingredienti è molto corta e così riesco ad offrire un prodotto qualitativamente ben fatto e posso essere sincera e trasparente con il cliente e dirgli da dove viene ogni singolo prodotto. Sicuramente ho dei costi medi più alti però offro una qualità diversa. A Cafè Merenda abbiamo una proposta a 360°, dalla mattina alla sera. Partiremo con la colazione, poi un pranzo smart per una pausa lavoro veloce, dopodichè avremo una linea di aperitivi. Collaborerà con noi un ex barman del Macai, Alex, con il quale abbiamo già studiato una linea di cocktail che ci rispecchiano molto anche a base di caffè e questa sarà una novità molto interessante! Abbiamo iniziato a collaborare con una azienda nuova che ha studiato delle miscele di caffè esclusivamente per noi. I cocktail saranno abbinati sia con il salato che con il dolce.
Quanto c’è della tua Sicilia a Cafè Merenda?
Come produzione molto poco, facciamo le arancine il 13 dicembre come tradizione palermitana vuole, riscuotendo molto successo, e poco altro. Invece c’è tanto nell’estetica e in molti ingredienti e aromi che uso come le mandorle, i canditi, l’uvetta, lo zafferano…
Hai qualche sogno nel cassetto da realizzare?
Uno dei progetti futuri è far diventare Cafè Merenda una boulangerie e far parlare totalmente il forno. Inoltre a breve nascerà un piccolo laboratorio per le mie torte Gentili. Una sorta di atelier dove accoglierò i miei clienti ma farò anche corsi sia di decorazione che di pasticceria amatoriale.
Il 6 ottobre, in via del Gazometro, ha aperto il nuovo Cafè Merenda. In bocca al lupo a questa coraggiosa e brava pasticcera.
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