Chiesa e Profezie all’ombra dell’Islam
Varie profezie, vere o presunte, si riferiscono alla Chiesa di questi tempi e ai papi che si sono succeduti ma una profezia è autentica e testimoniata, quella di Giovanni Paolo II
Per caso recentemente mi sono imbattuto in due articoli che mi sono sembrati essere i due lati di una stessa medaglia. Il primo è un articolo di Antonio Socci che riguarda le profezie di San Malachia di Armagh, monaco cistercense irlandese e amico di San Bernardo di Chiaravalle. Nel suo articolo Socci, confermando quanto già da molti ipotizzato, individua alcuni dei personaggi di queste profezie nell'attuale papa Francesco e in Benedetto XVI; egli riassume anche uno studio di Alfredo Barbagallo, studioso romano, e richiama gli enigmi e la profezia attribuita a San Malachia e pubblicata nel 1595 a Venezia. La profezia sarebbe composta da 111 motti in latino ciascuno dei quali corrisponderebbe a un pontefice; il 111° sarebbe Benedetto XVI. Questo tema, trattato anche da Vittorio Messori, Antonio Socci lo abbraccia assieme alla attendibilità, anche se in modo indiretto, dell'opera di San Malachia al contrario del giornalista Riccardo Cascioli il quale in un suo articolo smentisce ogni singolo elemento che attribuisca all'opera di San Malachia un contenuto profetico. È sempre Socci che, poi, attribuisce alla sua parte finale un riferimento a papa Bergoglio e a quella sofferenza della chiesa che la profezia prevederebbe.
Il secondo articolo riguarda le presunte profezie di Papa Giovanni XXIII sui tempi futuri, soprattutto quelli attuali, profezie che sarebbero venute all'onore delle cronache grazie all'autore, Pier Carpi, il quale pubblicò un libro al riguardo ma fu accusato di esoterismo da alcuni sacerdoti. Secondo le profezie riportate anche il pontificato di Francesco sarà breve e si giungerà al 2033 anno in cui si dovrebbe compiere il tempo del giudizio universale che sarà un giudizio di Misericordia di amore e di perdono; nell'articolo si vuole legate queste profezie ai messaggi dettati ai veggenti dalla Madonna a Medjugorje. La vera profezia, tuttavia, al di là di quelle menzionate e della quale non si può dubitare, in quanto comprovata da un testimone oculare rappresentato da Monsignor Mauro Longhi, è sicuramente quella fatta da Giovanni Paolo II nel 1993, come ricorda lo stesso Monsignor Longhi, all'interno dell' eremo dei Santi Pietro e Paolo in Val Camonica.
Monsignor Longhi così riporta le parola di papa Wojtyla a lui rivolte: "Ricordalo a coloro che tu incontrerai nella Chiesa del terzo millennio. Vedo la Chiesa afflitta da una piaga mortale. Più profonda, più dolorosa rispetto a quelle di questo millennio. Si chiama islamismo. Invaderanno l’Europa. Ho visto le orde provenire dall’Occidente all’Oriente. Invaderanno l’Europa, l’Europa sarà una cantina, vecchi cimeli, penombra, ragnatele. Ricordi di famiglia. Voi, Chiesa del terzo millennio, dovrete contenere l’invasione. Ma non con le armi, le armi non basteranno, con la vostra fede vissuta con integrità". È certo che queste parole non abbiano bisogno di particolare conferma se ci si ferma un attimo a riflettere su quelle che sono le vicende geopolitiche delle quali, in questi ultimi anni, l'Islam ne è l'esclusivo artefice.