Chirurgia estetica del seno: una prassi funzionale per il mondo femminile
La chirurgia estetica del seno è una delle innumerevoli branche operative che assicura risultati in linea con le aspettative
La chirurgia ha compiuto dei passi da gigante nel corso degli ultimi secoli. Grazie a delle implementazioni tecnologiche e scientifiche, si è giunti a degli standard qualitativamente elevati in grado di soddisfare ogni genere di richiesta. La chirurgia estetica del seno è una delle innumerevoli branche operative in cui la versatilità operativa sa il fatto suo assicurando dei risultati in linea con le aspettative delle dirette interessate. Inoltre, la sua capacità di rispettare le linee del corpo garantisce un livello di serenità che permane sia prima che dopo l’intervento scelto. La chirurgia estetica seno Roma vanta numerose eccellenze in tal senso abilissime nel rispondere, nel migliore dei modi, alle preferenze della loro clientela di riferimento.
Chirurgia estetica del seno: cos’è e come si differenzia
Quando si affronta l’argomento relativo alla chirurgia estetica del seno, ci si deve focalizzare su tutta una serie di peculiarità che permettono di migliorare o modificare il proprio aspetto estetico. Gli interventi appartenenti a questo parametro funzionale della chirurgia sono particolarmente in voga e godono di una varietà specifica a dir poco sbalorditiva. La mastopessi, ad esempio, viene impiegata quando le mammelle sono svuotate o scese per via di dimagrimenti eccessivi o in seguito all’allattamento. La relativa operazione permette, quindi, di risollevare il senso restituendogli la forma armonica di un tempo.
Nello specifico, si rimuove la cute in eccesso innalzando il capezzolo e l’areola e rimodellando la ghiandola mammaria. Ciò non comporta un aumento del volume, ma se si vuole optare anche per un effetto del genere si può combinare il predetto intervento con l’inserimento di specifiche protesi mammarie. In questo modo, si crea una cicatrice intorno all’areola o una cicatrice verticale che si estende dall’areola al solco mammario. In più, esistono delle casistiche in cui è opportuno effettuare un’ulteriore incisione a livello del solco mammario per avere l’effetto desiderato.
Mastoplastica additiva e mastoplastica riduttiva
Per quanto riguarda la mastoplastica additiva – un’altra linea operativa della chirurgia estetica del seno – c’è da dire che è un intervento teso ad aumentare il volume del seno valorizzando, ovviamente, l’armonia del corpo della diretta interessata. Dopo un ciclo di visite con lo specialista di turno, in cui vengono spiegati i procedimenti da attuare e i risultati previsti, si potrà passare all’azione con un’attività che dura tra i 50 minuti e le 2 ore. A seguito dell’inserimento dell’impianto, la paziente di turno dovrà seguire le indicazioni del chirurgo riguardanti le medicazioni (da rinnovare ogni settimana) e i punti (da rimuovere dopo 7-10 giorni). Inoltre, si dovrà usare un reggiseno sportivo senza ferretto per non causare abrasioni o complicazioni varie alla zona interessata.
La mastoplastica riduttiva, invece, prevede l’implementazione di un seno particolarmente voluminoso che, a lungo andare, può causare fastidio, dolore e pesantezza alle mammelle. La riduzione e il conseguente rimodellamento vengono svolti in clinica a seguito di un’anestesia generale. Dopo l’intervento – che varia tra le 2 e le 4 ore – i punti di sutura dovranno essere rimossi dopo 10-15 giorni, mentre l’attività lavorativa della paziente potrà essere ripresa dopo 8 giorni.