“Ci siamo rotti le palle day”, autonomi di polizia insorgono
Il 29 luglio a Piazza Venezia manifestazione per chiedere la ridiscussione del contratto di categoria bloccato da 5 anni
Gli autonomi di polizia insorgono e lo fanno con una manifestazione dal titolo volutamente provocatorio: "Ci siamo rotti le palle – day".
Martedì 29 luglio a Piazza Venezia, davanti la sede della Prefettura, dalle ore 9 alle 12, gli autonomi di polizia protesteranno contro il blocco di qualsiasi aumento automatico del loro contratto.
"La musica si ripete – afferma in una nota la segreteria nazionale ADP – il comparto sicurezza, già ampiamente bistrattato, continua a essere bersaglio di una politica sorda alle esigenze delle forze dell’ordine. L’ultimo contratto di lavoro risale, com’è noto, a ben cinque anni fa, avendo il governo Monti imposto per tre anni il blocco di qualsiasi aumento automatico. La spending review fa chiudere uffici di polizia e assottigliare le aspettative dei cittadini dinanzi ad esigenze di sicurezza sempre più accresciute, nonché sobbarcare gli operatori a fare anche i pendolari. Come se ciò non bastasse, il governo Renzi e il ministro dell’Interno Alfano hanno assunto posizioni ulteriormente penalizzanti, tant’è che si annuncia il blocco degli aumenti ancora per altri anni".
"Mentre si continua a spendere l’astronomica cifra di oltre trecentomila euro al giorno – continua il comunicato degli autonomi di polizia – per l’operazione Mare Nostrum, il governo ha pensato anche di attingere ai fondi del comparto sicurezza già destinati alla progressione in carriera del personale, per dar vita a una sorta di elemosina nazionale, i famosi ottanta euro preelettorali destinati a una fascia di impiegati. Lo sforzo del governo di aiutare chi ha bisogno è apprezzabile, ma è scandaloso che lo si faccia a discapito di chi ancora una volta si vede negati diritti già maturati. Anche i poliziotti cercano di comprare casa, pagano mutuo od affitto, mandano i figli a scuola e sono per di più soggetti a rigide norme di comportamento che li espongono a sanzioni disciplinari per aver contratto debiti senza poterli poi onorare".
Sulle base di queste premesse, la manifestazione “Ci siamo rotte le palle – Day” sarà un momento per tentare di scuotere le coscienze dei politici e dare voce a quella parte delle forze dell'ordine che da cinque anni si sente abbandonata a se stessa.
*Foto della manifestazione a Napoli