‘Ci tolgono altri 100€ al mese’: stipendi in ribasso, il 2025 sarà in incubo | Italiani ridotti alla fame
Gli stipendi scendono di nuovo, brutta notizia per il 2025: ecco cosa aspettarsi
Non è un periodo facile, dal punto di vista economico, per gli italiani. I beni di prima necessità costano sempre di più ma, in generale, i rincari stanno riguardando qualsiasi aspetto della vita di tutti i giorni, dalla spesa alimentare alle vacanze, passando per le bollette e i carburanti.
Dall’altro lato, però, gli stipendi non crescono in maniera direttamente proporzionale e, anzi, quando non restano uguali a sé stessi rischiano addirittura di calare, a causa delle difficoltà produttive ed economiche che molte aziende stanno fronteggiando dal 2020 in poi.
In un panorama del genere, ciò che vi stiamo per annunciare non vi farà di certo piacere. Nel 2025, infatti, gli stipendi caleranno di nuovo e questo creerà ancora più problemi alle famiglie che già vivono con difficoltà: ecco cosa succederà e perché.
Stipendi in ribasso, il problema è la proroga del cuneo fiscale
La misura del taglio al cuneo fiscale, introdotta dal governo Draghi e poi riconfermata dal governo di Giorgia Meloni durante la scorsa legge di Bilancio, ha consentito a quasi 14 milioni di lavoratori di vedersi aumentare lo stipendio. La domanda che attanaglia tutti oggi, però, riguarda il futuro: questo taglio verrà riconfermato anche l’anno prossimo? Al momento, ciò che si sa è che nel 2024 questa misura è costata all’Italia ben 10.70 miliardi di euro: per trovarli, si è ricorsi al debito.
Per quanto riguarda l’anno prossimo, il ministro dell’Economia Giorgetti ha dichiarato che la priorità sarà quella di riconfermare il taglio al cuneo fiscale ma, parallelamente, proprio nel prossimo futuro l’Italia dovrà affrontare una procedura di infrazione per debito eccessivo. A causa di questa procedura, che sarà inoltrata da Bruxelles il 19 giugno, l’Italia non potrà più ricorrere al debito e questo potrebbe avere drammatiche conseguenze sugli stipendi.
Cosa succederà agli stipendi
L’aumento di cui hanno goduto 14 milioni di lavoratori nel 2024, grazie al taglio del cuneo fiscale, oscilla tra i 60 e i 100 euro in più al mese per lavoratore. Se però questa misura non fosse più confermata per il 2025, a causa dell’impossibilità di attingere al debito, questo avrebbe drammatiche conseguenze per gli stipendi, che perderebbero quindi questo piccolo aumento che ha consentito a molte famiglie di tirare un sospiro di sollievo.
Di fatto, però, senza il debito risulta difficile pensare che l’Italia riesca a finanziare una proroga da quasi 11 miliardi: l’unica possibilità è che si attinga comunque al deficit, andando però verso uno scontro frontale con Bruxelles.