Ciampino. Neofascista a commemorazione Foibe, Pd: “Si vuole dividere la città”
Il sindaco di Ciampino rivendica la scelta di Pietro Cappellari, immortalato in atteggiamenti del regime fascista
Sono apparse delle foto non solo imbarazzanti, ma anche pericolose, del cultore del fascismo Pietro Cappellari, il quale è stato incaricato di presiedere alla commemorazione della tragedia delle Foibe il 10 febbraio. Lo scrittore, era stato ritratto in camicia nera, mentre esegue il saluto fascista, nel corso di un raduno di nostalgici della Repubblica di Salò; dunque un personaggio che inneggia al fascismo, inadatto a commemorare un fatto drammatico che non deve essere strumentalizzato. La rete antifascista di Ciampino ha così organizzato una mobilitazione prevista per domani, sabato 8 febbraio, davanti alla Sala Consigliare; una vera rivolta contro il comune di centro-destra che ha preso la decisione di affidare a Cappellari la ricorrenza dedicata alle stragi della popolazione Giuliana Dalmata.
Ricordiamo, di cosa stiamo parlando quando commemoriamo i massacri delle foibe: si tratta di eccidi della popolazione italiana residente in Venezia Giulia e Dalmazia, volti all’eliminazione di soggetti implicati o connessi al regime fascista, da parte di partigiani jugoslavi e dall’OZNA, servizi segreti di Belgrado. Questi massacri insanguinarono i territori del nord Italia dal 1943 al 1945.
Marco Pazienza, il consigliere comunale di Ciampino ha commentato questa scelta che ha del surreale:
“L’indignazione che noi raccogliamo non è solo da parte del Pd ma anche di tutte le altre forze politiche democratiche di Ciampino. Ci tengo a ribadire che noi non mettiamo assolutamente in discussione la giornata della commemorazione del 10 febbraio, come ha voluto far credere il vicesindaco Boccali, per spostare l’attenzione. La giornata del ricordo è fondamentale, va commemorata, anzi aggiungo che la sinistra credo che debba prendersi la responsabilità rispetto a vent’anni di silenzio sulla questione. Ma non è questo il punto: diciamo con forza che a relazionare questa giornata devono essere personaggi che si riconoscono nella Costituzione, nei valori della democrazia, della Repubblica. Il soggetto che invece è stato incaricato si riconosce in valori antidemocratici condsiderando la lotta di liberazione un falso mito e questo non è accettabile. Preferiremmo confrontrci sui temi della città. Il sindaco che è stato eletto ha il diritto e il dovere di governare per 5 anni e sulla capacità di amministrare ci vorremmo confrontare. Il sindaco Ballico ha appena rivendicato con un comunicato questa scelta, lo apprendiamo con rammarico e siamo davvero colpiti da questo tentativo di fare di Ciampinoun terreno divisivo e di scontro ideologico. Ricordo alla sindaca che che a Nettuno furono revocati gli incarichi a chi permise al signor Cappellari di di organizzare la commemorazione dello sbarco degli alleati. E invito sempre la stessa a tenere sempre presente la distinzione tra partito, movimento e istituzione.
La Ballico ha giurato sulla Costituzione e quindi ha il dovere di non dividere i cittadini di Ciampino. L’invito ad un neofascista revisionista per una celebrazione che interessa tutti gli italiani e la nostra memoria storica, è qualcosa che non possiamo accettare. Chiediamo per il bene della città di revocare questo incarico. Lei è il sindaco che ha giurato sulla Costituzione, Lei è il sindaco di tutti e per questo faccia un passo indietro e questo sono sicuro la rafforzerà. Chiedo a tutti coloro che siedono negli scranni della maggiornanza di battere un colpo in nome dei valori comuni. Aspettiamo tutti i cittadini sabato alle 16:00 dinanzi alla Sala Consigliare”.