“Ciao Anna”: la mostra a Frascati

Anna Magnani e una mostra che fa rivivere il suo mito alle Scuderie Aldobrandini di Frascati

A dieci anni di distanza, "Ciao Anna", la mostra che debuttò a Frascati nel 2003, si veste di un nuovo look, moderno e attuale, per far riscoprire anche ai giovani una parte della nostra importantissima storia, non solo cinematografica.
Si inaugura infatti sabato 11 gennaio 2014 alle ore 18 nelle Sale espositive delle Scuderie Aldobrandini del Comune di Frascati la mostra "Ciao Anna. Capitolo 2° Le emozioni", a cura di Annamaria Cuzzolaro e Marco Palmieri, ancora una volta con la preziosa collaborazione del figlio Luca Magnani, che farà conoscere al grande pubblico il lato più emozionale di Anna Magnani nel 40° Anniversario della sua scomparsa.

L’esposizione, voluta dal Sindaco di Frascati Stefano Di Tommaso e dall’Assessore Gianpaolo Senzacqua, è realizzata da Edizioni Interculturali in collaborazione con Stark, dinamica azienda italiana specializzata nelle nuove tecnologie visuali interattive e leader nei sistemi di proiezione ad alta luminosità.
La Stark è stata protagonista di molti eventi internazionali come: il grattacielo Pirelli, l'installazione fissa di San Siro (la più grande al mondo), la metropolitana di Torino, il Museo del Cinema di Torino, il Museo di Bard, Gardaland e molti altri, che si possono vedere sul sito www.stark1200.it. Partecipano inoltre l’Ancos – Confartigianato, il Consorzio di Tutela Denominazione Frascati. Media partner Radio Roma Capitale. Servizi museali STS – Multiservizi.

Giochi di luci e suoni faranno prendere vita ad una innovativa mostra, dove si coglieranno tutte le sfumature più intime della grande attrice in un modo unico e suggestivo, quello multimediale. La Magnani rivivrà nelle sale espositive delle Scuderie Aldobrandini del Comune di Frascati, cantando e narrando attraverso un ologramma, unico al mondo. I proiettori architetturali della Stark creeranno maxiproiezioni scenografiche, realizzando un evento visivo originale, per ricordare la nostra “Nannarella”, primo attore italiano a vincere l’Oscar, proiettando primi piani della Magnani, accompagnati dalle citazioni di grandi registi e autori che le hanno dedicato e dai pensieri tratti dal diario personale, che si potrà leggere nell’altro originale allestimento di Stark: “la Biblioteca Virtuale”, che presenterà tutti i libri di Casa Magnani, compreso il diario intimo con le foto private e le sue riflessioni.

Questo sarà il perno centrale su cui ruota la mostra "Ciao Anna. Capitolo 2° Le emozioni", che vedrà esposti anche tre originali opere pittoriche con abiti incorniciati e rielaborati, nate da un’idea di Gianni Versace e dedicati a Anna Magnani. Saranno esposti inoltre l’abito di scena indossato al debutto teatrale negli anni 20, l’abito utilizzato nel 1941 nella rivista “Quando meno te l’aspetti” con Totò e quello usato nel film del 1960 “Risate di gioia” di Mario Monicelli, in cui tornò in coppia con Totò. Sarà esposto il grande ritratto che Giorgio Tabet dedicò ad Anna Magnani in abito rosso, oltre 100 scatti inediti privati, riviste e copertine di giornali dell’epoca, che la ritraggono all’apice del successo. Sarà infine ricostruito il camerino di scena dell’attrice e esposti numerosi oggetti d’epoca, appartenuti ad Anna Magnani.

"Nel 2003 nelle Scuderie Aldobrandini del Comune di Frascati, in occasione del 30° Anniversario della morte, si inaugurava la prima mostra italiana dedicata alla grande Anna Magnani, dopo quelle del Moma di New York e del Beauborg di Parigi": così il Sindaco di Frascati Stefano Di Tommaso. Che continua: "L’allestimento, voluto allora dal figlio Luca, ripercorreva la vita della straordinaria Magnani: la sua carriera artistica dai primi passi nel teatro ai grandi successi cinematografici, attraverso numerosi scatti inediti e quadri che grandi pittori le dedicarono: Renato Guttuso, Renzo Vespignani, Leonor Fini, per rendere omaggio a una donna e attrice eccezionale, che Marilyn Monroe definì: “Divine, just divine”. A distanza di dieci anni, nella ricorrenza del 40° anniversario della scomparsa, il Comune di Frascati dedica una nuova mostra ad Anna Magnani, allestendo un’esposizione completamente nuova, altamente tecnologica e interattiva, in cui la più grande attrice italiana “riceverà” il pubblico nel suo salotto di casa, raccontandosi nei suoi più profondi sentimenti".

"La nuova mostra ha l’obiettivo di delineare e approfondire il profilo umano di una donna prima che di una attrice, in un connubio complesso, spesso faticoso, sicuramente ricco e tormentato da una personalità nobile e impetuosa che la stessa Magnani si riconosceva, definendosi “la donna più discontinua del mondo – dichiara invece l’Assessore alle Politiche Culturali Gianpaolo Senzacqua – La gioventù, l'amore, gli amici, la carriera, la morte, la paura, la gioia. Luci e ombre nell'esistenza della Magnani, in cui la felicità non si è mai del tutto accompagnata allo strepitoso successo".

L’esposizione è una sorta di specchio nel cui riflesso il pubblico potrà sfiorare l'immagine di una figura che tanto ha lasciato dietro di sé senza aver avuto la consapevolezza della serenità; di un'attrice a cui la sfavillante carriera non ha risparmiato il dolore della solitudine. A quarant’anni dalla scomparsa si sente la sua mancanza e il bisogno di ritrovarla ancora o di scoprirla nei suoi ritratti, nei suoi abiti, nelle sue fotografie più care, e soprattutto nei suoi occhi che tra una ciocca e l’altra dei suoi capelli, lasciati sempre liberi, scrutano e trasmettono emozioni fortissime. Una vita e mille, milioni di suggestioni che la mostra intende offrire al pubblico attraverso un allestimento originale, in cui la tradizione fotografica si sposa con la più moderna e raffinata tecnologia. Immagini, luci, suoni si mescoleranno armonicamente in una ricostruzione dell’epoca e dei luoghi più amati dalla Magnani, tra cui, soprattutto la sua Roma. Il percorso emozionale terminerà con la chiusura del grande portone di via degli Astalli, dal quale Anna Magnani, in penombra, si è congedata dal suo pubblico nell’ultimo film che ha interpretato: «Roma» di Fellini. Al termine del percorso, uscendo dalla sua vita, conosciuta un po’ più a fondo perché “narrata” direttamente da lei, lo spettatore avrà gli elementi per ragionare su come i riflettori del successo spesso non illuminano le lacrime dell’esistenza.

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