Cisterna di Latina, carabiniere uccide le figlie e poi si suicida
Tragico epilogo. A nulla sono valse le ore di trattative per convincerlo ad arrendersi, a lasciare le figlie e a consegnarsi ai carabinieri
A Cisterna di Latina, un carabiniere di 44 anni, Luigi Capasso originario di Napoli, in servizio a Velletri, durante una lite con la moglie, Antonietta Gargiulo operaia alla Findus di Cisterna, 39 anni, dalla quale si stava separando, le ha sparato e poi si è barricato in casa tenendo in ostaggio le figlie di 7 e 13 anni, Alessia e Martina. I carabinieri del comando provinciale di Latina sono accorsi sul posto dove hanno seguito per ore la situazione.
A nulla sono valse le trattative per convincerlo ad arrendersi, a rilasciare le due bambine e a consegnarsi all’Arma dei Carabinieri. A quanto pare, l'appuntato avrebbe ucciso le figlie poco dopo aver sparato alla moglie e poi si sarebbe barricato in casa.
Intorno alle ore 13.00 si è suicidato.
Secondo quanto dicono i vicini e i conoscenti, pare che la donna lo avesse già denunciato per maltrattamenti.
La moglie del carabiniere è stata portata d’urgenza all’ospedale San Camillo di Roma, in gravissime condizioni, avrebbe riportato tre ferite da colpi di arma da fuoco: alla scapola, all’addome e alla mandibola.
( Aggiornato alle ore 15,12 )
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