Aule scolastiche fredde, gelide, tanto da dover seguire le lezioni con i giubbotti e i guanti, e alcuni alunni portano perfino le coperte. Una situazione diventata insostenibile e che ha fatto scattare, stamattina, il sit-in degli studenti. All’Istituto di Istruzione Superiore Guglielmo Marconi di Civitavecchia, gli studenti si sono mobilitati con un sit-in davanti la scuola. Lo stesso è successo al Liceo Classico “Giosuè Carducci” di Cassino (Fr), dove gli allievi denunciano di seguire le lezioni in “aule fredde e gelide a causa del malfunzionamento del sistema di riscaldamento”.
Coperte, cappelli, sciarpe e guanti per proteggersi dall’abbassamento delle temperature: “È inaccettabile che si continui a fare affidamento su un sistema di riscaldamento che risale agli anni ’60. Non è possibile che non siano stati ancora presi seri provvedimenti per risolvere questo grande disagio. Svolgere lezioni in un ambiente in cui la temperatura è al di sotto della soglia minima dei 17° è illegale”, protestano gli studenti.
A Civitavecchia, l’Istituto di Istruzione Superiore Padre Alberto Guglielmotti è rimasto chiuso il 28 novembre per un malfunzionamento dell’impianto di luce, gas e acqua che “ha causato il non funzionamento dei riscaldamenti e dei bagni rendendo la scuola non idonea all’accoglienza degli studenti”. Questi problemi erano già noti dal sabato precedente, ma nonostante ciò, nessuno ha provveduto a risolverli ne ad avvisare il corpo studentesco.
“Tutti gli studenti, compresi i pendolari” – denunciano gli alunni- “hanno scoperto di dover tornare a casa solo una volta arrivati all’ora di entrata, perdendo un giorno di scuola”.
Le condizioni di inadeguatezza degli istituti scolastici sono diffuse un po’ in tutta Italia, il freddo pare stia mettendo in ginocchio il sistema scolastico che, di nuovo, si fa trovare impreparato ad accogliere gli studenti.
Proteste anche al Liceo “Benedetto Cairoli” di Vigevano (Provincia di Pavia), dove i giovani hanno organizzato autonomamente uno sciopero davanti alla loro scuola per il freddo nella classe. Una mobilitazione spontanea che ha visto gli alunni uniti insieme al personale docente.
All’Istituto di Istruzione Superiore “Tulliano” ad Arpino, in provincia di Frosinone, è scattata la Dad per evitare di fare lezione al freddo. Per la Rete degli studenti Medi è “assurdo” che la risposta al caro bollette possa essere la Dad. “La Dad non può essere una risoluzione, né un palliativo, serve che la politica si prenda le sue responsabilità gestendo e muovendo le ricchezze verso i soggetti che ne hanno bisogno, la scuola ne ha bisogno”, scrive la Rete Studenti Medi di Frosinone in un comunicato. La Rete degli Studenti, insieme all’Unione degli Studenti, ha lanciato campagne social per invitare i giovani a inviare segnalazioni sulle condizioni di riscaldamento nelle aule.
*Immagine da skuola.net
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