Cronaca

Civitavecchia, la Hidrogen Valley sarà perno della transizione ecologica

La futura Hydrogen Valley del porto di Civitavecchia rappresenterà un passo cruciale verso la transizione ecologica, contribuendo agli obiettivi europei di sostenibilità. Il progetto prevede l’utilizzo dell’idrogeno per alimentare i mezzi pubblici portuali, in linea con la “Strategia nazionale dell’idrogeno” e il programma europeo Life3H.

Una valle dell’idrogeno al servizio della sostenibilità

L’iniziativa, avviata nell’ottobre 2023, prevede la costruzione di un impianto per produrre idrogeno verde da fonti rinnovabili nell’area retroportuale, finanziato con 7,46 milioni di euro provenienti dal PNRR. Il presidente dell’Autorità portuale, Pino Musolino, ha dichiarato che l’obiettivo è fornire infrastrutture innovative per fonti rinnovabili come idrogeno e metanolo, garantendo un vantaggio competitivo e zero emissioni per gli scali italiani.

Come funzionerà la Hydrogen Valley?

Il progetto coinvolgerà Port Mobility, responsabile del trasporto pubblico del porto, per impiegare autobus a idrogeno nel collegamento tra la stazione ferroviaria e il porto. Nei giorni senza crociere, gli autobus serviranno al trasporto interno portuale. Parallelamente, la collaborazione con iniziative come il progetto europeo Green Ports mira a migliorare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni inquinanti delle attività portuali.

Un porto verde per un futuro sostenibile

L’iniziativa, che dovrebbe essere completata entro settembre 2025, avrà un impatto positivo non solo sull’ambiente, ma anche sulla qualità della vita dei residenti e dei turisti. Secondo il sindaco Ernesto Tedesco, questo progetto consoliderà Civitavecchia come un modello di sostenibilità ambientale ed energetica.

L’Unione Europea punta alla produzione di 10 milioni di tonnellate di idrogeno verde entro il 2030, e Civitavecchia potrebbe essere un esempio concreto per l’Italia, dimostrando come innovazione e decarbonizzazione possano convivere in un contesto di sviluppo economico e turistico.

Morena Di Giulio

Classe 1984, dopo una laurea in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza di Roma, lavora prima come redattrice di cronaca in varie testate locali, per poi approdare nel mondo della radiofonia senza mai mettere da parte il suo grande amore per la lettura e l'editoria. Storica mancata, giocatrice di ruolo, appassionata di viaggi e divoratrice di libri. Nel cassetto dei sogni, fare il giro del mondo.

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