Si è riunito questo pomeriggio, martedì 7 novembre, il consiglio comunale di Colleferro. Al primo punto all'ordine del giorno, dopo le comunicazioni di sindaco, l'esame dell'ordine del giorno presentato il 19 ottobre relativo allo spostamento dei tralicci della discarica di Colle Fagiolara, L'ordine del giorno è risultato di una mozione presentata dai consiglieri di minoranza Girolami e Del Brusco. La discussione sull'argomento è durata quasi tre ore, dopo un'approfondita relazione dell'assessore all'ambiente Calamita che ha spiegato le motivazioni che inducono l'amministrazione a optare per lo spostamento dei tralicci della discarica, come definito da una delibera di giunta dello scorso maggio.
"La Regione Lazio ha già predisposto circa 500 mila euro per lo spostamento dei tralicci – si legge nella mozione – tale spostamento è da scongiurare perché lo spazio liberato all'interno della discarica determinerebbe il suo riempimento con ulteriori quantità di rifiuti stimati in circa 1.200.000 metri cubi". In relazione a quanto scritto sulla mozione i consiglieri Girolami e Del Brusco sono i primi a intervenire sul merito. "Abbiamo sempre avuto un atteggiamento di collaborazione con l'attuale amministrazione – il loro commento – ma temiamo che questa posizione possa rappresentare la possibilità di avere ancora rifiuti in discarica e di diventare la nuova pattumiera di Roma.
L'attuale amministrazione ha sempre ribadito l'impegno per la chiusura della discarica nel 2019. Per il camping della stessa discarica, come più volte evidenziato da questa amministrazione, ci vogliono i soldi e nel bilancio della Regione non ci sono voci di bilancio in merito, cosa vuol dire? Si tolgono i tralicci e si fa nuovo spazio per l'immondizia? Noi – le conclusioni di Girolami e Del Brusco – non ci fidiamo di chi gestisce gli enti sovracomunali, (Regione, Città Metropolitana ndr) come avvenuto per altri momenti nella nostra città, vedi l'ospedale, e i tralicci restano per noi l'unica garanzia reale per credere alla chiusura della stessa nel 2019".
Sono intervenuti sull'argomento i consiglieri di opposizione presenti. Assenti Girardi e Pizzuti. Nappo traccia un excursus sulla nascita della discarica, dai primi atti di vendita del terreno in cui insiste ad oggi, passando per l'avvio e le varie proposte di chiusura, tra queste una del 2004 in cui il comune di Valmontone si impegnava a realizzare l'impianto di CDR, fino ad arrivare alla proposta di chiusura nel 2019 dell'amministrazione Cacciotti. "Oggi spostare i tralicci appare più una scelta politica che una scelta di sicurezza come si vuole far credere – spiega il consigliere Nappo – spostare i tralicci vuol dire allargare la discarica per diventare la pattumiera di Roma. Non ci saremmo aspettati tanto da un'amministrazione che ha vinto le elezioni con i suoi slogan a favore dell'ambiente e contro tutti ' mostri' realizzati in passato. "
Il consigliere Santucci che già da diverso tempo ha lasciato la maggioranza per passare in opposizione, nel Gruppo Misto, ricorda quando da presidente della commissione lavori pubblici aveva effettuato dei sopralluoghi in discarica. "E' stata sempre da chiudere perché c'è a rischio la vita dei lavoratori per via delle sue caratteristiche di pendenza – afferma – il responsabile mi ha parlato di doppio capping. Con lo spostamento dei tralicci avremo invece il dubbio della cubatura da riempire, altro che chiusura. Il timore".
Cacciotti in maniera pragmatica afferma che "la discarica e' un problema del Comune e non della Regione – spiega – lo spostamento dei tralicci e' sicuramente propedeutico all'ampliamento della discarica. Caro assessore e caro sindaco, la decisione e' politica. La nostra discarica è stata tra le piu' controllate dall'Arpa e dagli enti sovracomunalie e non lo dico io, ma i dati esistenti in merito. Esiste una contraddizione rispetto al passato. Durante consigli comunali con queste tematiche erano presenti in aula decine e decine di rappresentanti di associazioni ambientaliste pronte a inveire contro qualsiasi comunicazione dell'amministrazione, oggi dove sono finiti tutti? Dove sono quelli che inveivano contro la Turbogas, contro le polveri sottili, contro i termovalorizzatori? Non sarà mica che si è sempre strumentalizzato il discorso ambientale?".
"Sara' la storia a giudicare e do appuntamento a tutti il 31 dicembre del 2019 – le conclusioni del sindaco sull'argomento per annunciare la bocciatura della mozione da parte della sua maggioranza – chiuderò la discarica in questa data con un lucchetto tricolore e invito tutta la città a questo evento. La paura dei commissari e dei padroni si combatte impedendo a costoro di amministrare e di decidere. Non mi farò mai dire da commissari cosa devo o non devo fare. Sono l'autista di un'auto di proprietà. Chi mi conosce sa che sono aperto al confronto e utilizzo la spada e non il pugnale – prosegue il sindaco – lo spostamento dei tralicci è una mia assoluta competenza e nessuno può decidere per me, questo sarà il prossimo passo di questa amministrazione come la nascita del.consorzio per la gestione dei rifiuti che prenderà il posto di Lazioambiente, con una gestione totalmente diversa da quello che è stato fino ad oggi".
I consiglieri di minoranza e opposizione hanno richiesto intervento del sindaco per capire la posizione dell'amministrazione in questa materia e quest'ultimo non ha lasciato nessun discorso incompiuto. "Chiudero' personalmente la discarica e farò da solo la battaglia perché questo avvenga, come solo sono a portare avanti la battaglia per gli inceneritori, mi trasferirò allo Scalo per questo. Lo spostamento dei tralicci si rende necessario per la chiusura del 31 dicembre 2019, così nel 2020 , quando torneremo in campagna elettorale per le amministrative saremo tutti valutati, il sindaco in primis, per le sfide vinte, per quelle più semplici e per quelle più difficili. I rifiuti e tutto ad essi connessi, se usati in modo serio, possono rappresentare il volano per lo sviluppo della nostra città. Sviluppo della città a 360°".
La discarica diventerà un museo, secondo quanto affermato dal sindaco Sanna, fruibile a tutti i cittadini. "Nessuno conosceva la discarica prima di una grande manifestazione di dieci anni fa o poco più – ricorda i suoi trascorsi a capo dell'UGI, il sindaco – comprendo l'opposizione e il loro ruolo, ma come è successo anche al consigliere Cacciotti quando era sindaco, esistono dei contratti legati alla gestione della discarica, dei quali bisogna tener conto prima di chiuderla. Non è stato facile dieci anni fa muoversi a favore della salute e dell'ambiente, dovevamo nasconderci per portare avanti le nostre battaglie. Oggi, dal momento che c'è stata un'inversione di tendenza da quella che era l'amministrazione di allora, tutte quelle persone alle quali ci si riferiva prima si sentono al sicuro e sentono che i loro diritti non verranno meno".
La votazione si conclude, allora con i voti contrari di tutti i consiglieri di maggioranza, con l'astensione del consigliere Cacciotti e con il voto favorevole di opposizione e minoranza. Il sindaco ha affermato di lottare da solo contro il revamping dei termovalorizzatori, anche se ci risulta l'esistenza di un gruppo di 6000 persone che hanno manifestato e continuano a farlo da diversi mesi per la medesima causa. Molte di quelle persone erano anche al fianco del sindaco quando da studente si batteva su questi temi caldi e cari ai più, trovando sempre spazio sulle pagine delle testate locali, come sulle piazze principali della città.