Colleferro, il murale “A Willy” su Corso Garibaldi con i versi di Ungaretti
Colleferro, il murale dedicato “A Willy” ritrae un occhio del ragazzo con la sua data di nascita e morte, dell’artista Stefano Bove
“Dopo tanta nebbia a una a una si svelano le stelle”. Si leggono le parole eterne di ‘Sereno’, la poesia sulla precarietà della vita umana composta nel luglio del 1918 da Giuseppe Ungaretti, sul murale dedicato a Willy Monteiro Duarte.
L’opera che da oggi ricorda anche a Colleferro la vita del 21enne di Paliano ucciso di botte nella notte tra il 5 e il 6 settembre proprio nella cittadina in provincia di Roma, omicidio per cui sono indagati quattro ragazzi della vicina Artena.
L’autore del murale di Colleferro, Stefano Bove
Il murale di Colleferro ‘A Willy’ è, infatti, il terzo omaggio della street art al giovane di origine capoverdiana e arriva dopo quello realizzato a Paliano da Ozmo e ad Artena da Alex Fenn. La scelta del luogo non è casuale.
Il dipinto, che ritrae l’occhio di Willy su una striscia color arancio su sfondo nero col suo anno di nascita e di morte, è stato infatti realizzato sulla rampa del parcheggio multipiano di corso Garibaldi, a pochi passi dal luogo del delitto a largo Oberdan. Luogo ricoperto da quel giorno di fiori, luci, disegni e pensieri. Autore dell’opera Stefano Bove, in arte Zhew, studente 26enne dell’Accademia delle Belle Arti di Roma e writer alla sua prima collaborazione ufficiale con un Comune.
“Stefano ha disegnato di getto questo bozzetto e lo ha presentato al Comune di Colleferro che lo ha autorizzato- racconta all’agenzia di stampa Dire Rossella Menichelli, compagna di corso di Zhew.
Lei in accademia lo ha aiutato a scegliere il muro e a mettersi in contatto con l’amministrazione comunale. “Per lui si tratta di un gesto di impegno civile, io credo un bel gesto da un ragazzo per un altro ragazzo, fatto a sua cura e sue spese, in occasione di un evento troppo grande e doloroso”.
Colleferro, murale “A Willy”: uno sguardo da non dimenticare
Nel murale “si vede quest’occhio di Willy“, a rappresentare “uno sguardo da non dimenticare”. Uno sguardo che trasformi un evento orribile, come la morte violenta del ragazzo, in un “messaggio di speranza”. La stessa speranza che si legge nelle parole di Ungaretti, “che scrisse quei versi in un momento drammatico” a pochi mesi dalla fine della guerra. “Lo ha cominciato alle 15:00 e ha finito alle 18.30, aiutato da un nostro compagno del corso di pittura, Andrea- fa sapere Menichelli.
Mentre stavamo lì le persone che passavano si fermavano, facevano i complimenti, erano curiose. C’è stato un approccio positivo a questo messaggio di impegno civile che lega tutta la comunità di Colleferro, anche alle altre comunità di Artena e Paliano”.
Le parole del sindaco Pierluigi Sanna
“Siamo molto felici che anche la forma d’arte del murales possa esprimersi a Colleferro nella memoria di Willy” dichiara all’agenzia Dire il sindaco della città, Pierluigi Sanna.
Il lavoro fatto oggi aggiunge un tassello importante alla memoria necessaria di questa vicenda, affinché soprattutto la famiglia e i testimoni sappiano che non rimarranno soli, né oggi né mai”.